due mesi prima del ritorno in Italia.
Il piccolo ( che sarei io oggi Avner) aveva compiuto otto mesi e a noi ci fu concesso di riunire la famiglia che che fino all'ora era sparpagliata e cosi fummo insieme io e papa' Renato in un campo per famiglie, di nome Engelberg.
Un bel posto,ta verde, neve , lago, terra.....un vero incanto.
La guerra era finita ,ma ancora la liberta' non ci fu data ed eravamo sotto leggi e regole paramilitari molto rigide .
La prima vacanza che fu progettata da noi a differenza di quelle che avevamo gia fatto, per andare a trovare uno e l'altro fra me e papa', questa volta si decise di andare a trovare i miei genitori a Spiez. La polizia nego' per piu volte il permesso di uscita dal campo ..ma noi dopo averci pensato su a lungo si decise di farlo senza il permesso.
Arrivammo bene sereni e con tanta speranza di essere riusciti...
Era il compleanno della mia mamma (Elda) il 6 maggio 1945, periodo anche che scopri che ero di nuovo in cinta ( Rosalba).
Dopo un soggiorno di dieci giorni dai miei genitori era arrivato il tempo di tornare al campo con la speranza che non avessero scoperto la nostra "fuga".
Salimmo su un treno per il ritorno, fiduciosi che sarebbe arrivato in tempo.
In treno una persona sconosciuta mise nella manina di Piero dieci cuponi e dieci franchi svizzeri; fui cosi commossa e grata a questo benefattore che non feci in tempo ne a ringraziarlo ne a vederlo in faccia in modo tale da ricordarmelo.
Il ritorno fu senza problemi e sicuramente la mano di Dio era su noi e ci ha aiutato in tutto, visita ai genitori, gita fuori del campo e.... un regalino per il piccolo da un benefattore incognito.