giovedì, settembre 24, 2015

2015 KIPPUR

Auguro a tutta la famiglia Servi (e non Servi)-Calo' un buon anno con la speranza che sia migliore del precedente, salute e pace a tutti. 

Ho ricevuto una mail da Italo che qui' pubblico e anche la mia risposta. 


Ho passato tutta la giornata a casa, seguendo i riti attraverso il live streaming dal Tempio dove lavora Deborah; e poi ascoltando ulteriore musica liturgica e leggendo preghiere da un libretto pubblicato dalla Comunita' di Milano. Fra queste ne accludo una.


Abbracci Italo



 la mia risposta a Italo


Caro Italo, 
Grazie tanto del tuo pensiero che certamente oltre essere rivolto a tutti i soldati che sono caduti per la costruzione o la difesa di questo stato, il tuo pensiero e' verso il nostro Naor che tu hai conosciuto solo attraverso le foto.

Noi abbiamo passato il giorno di kippur da " HILONIM" ( in italiano si traduce "secolari") che e' l'opposto di "DATIIM" (religiosi), cosa che in Israele e' molto chiara.  A Tel aviv e nella zona intorno i ragazzi sfruttano la giornata per poter scorrazzare in bicicletta dato che le macchine non girano.

In Kibbutz abbiamo una funzione in comune in ricordo di chi ci ha lasciato quest'anno e in ricordo dei defunti in generale. Negli ultimi anni viene anche abbinata ai caduti della guerra del Kippur.

Noi, io e mia moglie abbiamo fatto una lunga camminata in riva del mare ( foto aggiunta), ho pensato molto a Naor e come la nostra vita sarebbe stata diversa, ai nipoti che avremmo potuto avere  gia'anni fa , alla perdita immane che non ci da tanta pace nel cuore anche dopo dieci anni......

Ho pensato tanto anche a quel giorno fatidico che un taxi mi e' venuto a reclutare per l'inizio della guerra quel 6 ottobre 1973.... a quella giornata di guerra dopo una settimana nella quale accanto a me persi 6 compagni e io ne sono uscito salvo....
una piccola scheggia che colpi il mio capitano avrebbe potuto cambiare allora anche la mia vita.....

Ho pensato a Yanir che quel kamikaze nell'autobus non e' riuscito a fare piu' di sette vittime e Yanir e' tornato a casa.....

Ho pensato ai figli, ai nipoti e ai giovani che vanno incontro ad un mondo cosi' brutto, difficile, crudele specie qui' intorno a noi.

Ho pensato alla religione, alla fede , al credo che quando oltrepassa il limite e si sviluppa in fanatismo  e' la base di tutti i contrasti, le guerre, le rivolte, le pretese,e la vita umana non ha piu' un valore. Migliaia di morti sono solo un numero .

Scusami se mi sono prolungato ma mi ha fatto bene scrivere....
Un abbraccio
Rispondero' alla tua precedente in seguito.
Shalom!!!
Avner