sabato, dicembre 30, 2006
Sabato 31-12-2006 FINE DELL' ANNO
E' la fine dell'anno, fine di un anno terribile, oggi e' stata una giornata di pianto. Sono tornato stamane nello stesso campo di calcio dove Naor gioco' la sua ultima partita. E' stato tanto difficile. Uscendo di casa non ho realizzato la cosa, solo quando mi sono ravvicinato al luogo, tutto mi e tornato in mente. Era una bella giornata di luglio poche settimane prima della chiamata con Zav 8 per Naor. La partita era la finale per la coppa della regione, Aylon non c'era perche' in quel fine di settimana non ebbe il permesso dall' esercito, Yanir era in India .... oggi dopo sei mesi di nuovo nello stesso campo con Yanir e Aylon pero' senza Naor , senza i suoi riccioli biondi ... era cosi difficile godersi la partita.
Tutto e' ritornato in mente, la folla che c'era e gioiva, i ragazzini del kibbutz con le loro incitazioni in musica ... ed oggi hanno giocato per Naor e con Naor nel cuore ne sono sicuro ed a hanno vinto come sei mesi fa.
E' la fine dell'anno ed uno nuovo ricomincera', ricomincera' con l'incognito, ricomincera' con la speranza che tutto andra' per il meglio con l'augurio di sopportare questo futuro che ci aspetta tra sorrisi per coloro che ci stanno attorno che hanno bisogno di noi, e pianti per cio' che non abbiamo piu', no abbiamo piu' quel sorriso, quel forte abbraccio ... quei nipotini che sarebbero arrivati tanto prima ....
Ho pensato tanto anche a questo stato d'Israele, che va a pezzi, a questi nostri dirigenti statisti che non valgono niente, non dirigono non pensano al nostro futuro, al futuro dei giovani.
La loro politica e' zig oggi zag domani... e cosi si va avanti mese per mese senza trovare una speranza di soluzione....
Buon anno 2007 !!!!
domenica, novembre 26, 2006
fine settimana


Eccomi qua', sono passate un po' di giornate con alti e bassi ... fine della settimana con la solita partita di calcio, questa settimana in casa contro Megadim ... vittoria strepitosa 11-2 anche Aylon ha fatto un bellisssimo gol...e Yanir portiere, ha salvato almeno due gol quasi sicuri....

Venerdi abbiamo passato una mezza giornata a TEL AVIV, presto al mattino per avere il visto all ambasciata dgli usa, Liran andra' in California con un gruppo di ragazzi organizzato da ministero della "Bitahon".... io sono andato a passare un po di ore da mio figlio Doron che con Dikla' hanno lavorato assieme ad un nuovo progetto di Design. Io mi sono goduto un po mia nipotina Yali. E' stata una bellissima gionata.
Perche' questo blog?
L'ho cominciato perche' volevo inserire tutto cio che sono riuscito a sentire dalla mia mamma sulla sua vita, piu' che altro sulla vita prima e dopo la guerra mondiale.
Purtroppo la caduta di Naor mi ha portato a scrivere giorno per giorno cio' che e' del nostro presente ed ho lasciato il passato....
Ho pensato che un giorno i miei nipotini potranno imparare l'italiano e potranno leggere un po' di storia della famiglia .... o forse qualcuno lo tradurrera' in ebraico.
Oggi e' cominciata la tregua, non si para piu' su Sderoth non ci saranno piu' i lanci di missili sui presunti terroristi.... durera'? Ancora una volta sono ottimista speriamo che sia quella giusta.
mercoledì, novembre 22, 2006
22 novembre 2006
E cosi' si e fatto buio... non e' bello andare al cimitero con il buio... gia' e duro con il sole come c'e adeso tutte le mattine... fra l'altro hanno fatto tabula raza di tutti gli alberi che c'erano vicino alla tomba di Naor per fare posto ai prossimi" inquilini", cosi' che adesso nolta piu' luce arriva sulla tomba di Naor .
Forse non tutti sanno cosa e' il significato di Naor, letteralmente vuol dire "ILLUMINATO", persona di coltura, persona di cui ci si puo' fidare....
E' stata una serata difficile ... alle sette di sera e' venuto a trovarci il generale che ha diretto l'armata di Naor in guerra.... non aveva parole, dire: "si abbiamo sbagliato e' molto difficile " , e questo non e' riuscito a dirlo apertamente.
Sono stato un po' duro con lui perche' ho vuotato tutto quello che avevo da dire .... cose che sono gia state dette tante volte...
Naor non doveva essere la' come molti altri..
Naor per piu di tre anni non ha fatto esercitazioni...
Naor non era nella sua unita' quella del genio ma accodato ai para...
Naor e' stato obbligato ad entrare in una palazzetta con 110 altri soldati...una vera pazzia!!
questo generale Dany Kaz Levin ci ha portato oltre alla lettera del capo di stato maggiore ed il documento che attestava al passaggio di gradi di naor anche un ciscinetto con tutte le " sihot" che spettavano a Naor compresi i gradi...... quello che mancava solo la medaglia di eroe .... e come disse GROSSMAN noi la guerra l'abbiamo perduta...
lunedì, novembre 20, 2006
IO E YANIR
Stamane vedendo Yanir per le strade del kibutz gli ho proposto un pranzetto assieme a Zicron in un ristorantino che da tempo voglio provare i suoi piatti....
La risposta e stata subito positiva .... ad Yanir piace mangiare. Siamo stati proprio bene e sono riuscito a parlare con lui su diversi argomenti che da giorni volevo parlarne.
Ho cercato di fargli capire quanto e confortevole per noi tutto la sua presenza in famiglia durante la settimana e non solo alla fine della settimana come cosa scontata.
Abbiamo parlato di quanto sia importante l'unione con Liran ed Aylon... e con noi genitori specie in questo periodo. Abbiamo anche toccato il tasto del futuro e quanto sia importante trovare un campo di interesse.
La bistecca era ottima ed anche tutto il resto. Preaao 300 shekalim con la mancia....!!!
E' quasi l'una vado a letto. buonanotte.
domenica, novembre 19, 2006
una giornata con i palestinesi
Si e' svolto in un albergo di Natania, una cittadina balneare ben nota in Israel . Circa 160 persone con famiglie hanno partecipato a questo incontro, una ottantina di Palestinesi sono riusciti ad avere il permesso di passaggio e di soggiorno in Israel, cosa non facile.
Noi, io e mia moglie ci siamo trovati in questo forum dopo poco piu' di tre mesi dalla perdita di NAOR e cio' ci ha fatto sentire forse in uno stato di debolezza enorme. Ad ogni incontro con gente, che forse dal suo punto di vista ha cercato di aiutarci ad entrare nel vivo del "heppenig", e' stato un confronto duro, emotivo, tanto che in diverse ore non siamo riusciti a sopportare la gente che ci stava intorno.
Spesso abbiamo cercato di interessarsi al fondo dell'esistenza di tale forum, quale i loro programmi e cosa ne pensavano alla fine di questi due giorni e mezzo di incontri.
Io ho riscontrato una certa mancanza di professionalita' nell'organizzazione nel portare avanti un discorso cosi inportante e carico di tensione. Si sono verificati punti di attrito sull'andamento del forum e poco si e' parlato di cio' che si dovra' fare e deve fare per portare avanti l'idea del "pius" ( colloquo) tra le due parti.
In ogni modo il fatto stesso che questo congresso sia stato allestito e ci sono stati incontri la cosa e' piu che positiva.
Mi e' stato gia' proposto una andata in Italia assieme ad un palestinese per presentare il forum .
Ci dovro' pensare in questi giorni.
Negli stessi giorni anche mia figlia Liran ha partecipato ad un incontro di approccio con altri 32 giovani che hanno avuto in famiglia perdite di loro cari durante le ultime guerre.
Questo gruppo e' stato riunito per una gita a Los Angeles e dintorni nel periodo di Hanucca' prossimo.
Buonanotte.
giovedì, novembre 16, 2006
mattina, giorno, notte
all'entrata ho cominciato a pensare piu profondamente a quella che sara' la mia vita e la nostra vita, c'e' la vita prima del NOVE agosto e quella dopo il NOVE agosto e cosi sara' per sempre.
e inutile spiegare come ci si sente perche' non e' possibile, non e possibile rispondere alla domanda come stai ? qualche volta mi scappa di rispondere " bene " ... per abitudine come per abitudine l'ha detto chi si e' interessato o meglio non si e' interessato perche' francamente poco o tanto non ha valore il suo interessamento. dopo poche istanti ti accorgi di non essere riuscito a dire invece che "bene" avresti dovuto dire .... cosi e cosi..... male ... di merda.... come vuoi che vada... ecc ecc
non mi aspetto niente dagli altri, mi fa piacere, conversare,ascoltare e parlare di Naor,non mi aspetto compassione .... un gesto ...una mano sulla spalla ....uno sguardo di rinforzo sono le migliori cose ... come un fiore per naor in un giorno qualsiasi meno che nell'anniversario.
ci sono persone, amici conoscenti che non osano telefonare, e' loro difficile, e' passato tempo e non l'hanno fatto ed adesso si sentono scoraggiate ... ma sono sicuro che vorrebbero farlo.....
come le capisco!! ... anche io mi sono trovato diverse volte in tale situazione ... su fatelo, non tengo rancore per cio', anche se e' passato di tempo fa ancora bene ...
piu di tre mesi sono passati tre lunghi mesi ... il lavoro mi porta via un po' di ore al giorno ... e poi e' tutto un "essere" attorno a Naor ... giornali. computer,internet, filmati, fotografie, poesie... il mare...il ricordarlo come e quando ? il tempo passa e arriveremo presto al giorno del primo anniversario tante cose dovranno essere pronte .... un libro , una cerimonia, un filmato ... tante possibilita' non c'e' tempo .. e tutto tra il pianto del mattino e quello della notte quando vado a letto ... vado a letto quando tutti dormono ee possibiile piangere tra il silenzio....solo Meghy si ricorda ogni tanto con il suo abbaiare che ancora qualcuno e' sveglio in quelle ore piccole della notte.
c'e' il tempo prima del nove agosto
c'e' il tempo dopo il nove agosto
il presente diverso
dal passato,
presente di nostalgia
presente di dolore
presente di vuoto
presente di ricordi
presente di frantumi
presente di vita
presente di pianto
presente di sorriso
presente di .........
presente di .........
domani un nuovo mattino, giorno, notte
domenica, novembre 12, 2006
DAL BLOG DI SHARON
MI HA FATTO MOLTO PIACERE CHE SHARON ABBIA RICORDATO NAOR ED E' VERO NAOR E' SOLO UNO DEI 119 .... PIU QUELLI PRIMA E PIU QUELLI CHE CADRANNO DOMANI..... PERCHE' ANCORA NON SIAMO RIUSCITI A CAPIRE CHE LE GUERRE SOLO SI PERDONO NON SI VINCONO PIU'....LA SOLA SOLUZIONE E' NELLA RICERCA DI UN COLLOQUIO.....
Cosi' riporta Sharon:
Naor Calo'
Questo e' l' ultimo commento che ho ricevuto al post ITALO-ISRAELIANA
"Cara Sharon, Ci siamo sentiti per telefono due mesi fa dopo la caduta di mio figlio in guerra. Da un po' di giorni non ho letto il tuo blog, non per pigrizia ma perche' tutto il mio tempo libero cerco di usufruirlo intorno ai ricordi di mio figlio Naor.questo tuo post attorno al perche' tu sei in Israele e non in Italia e' cosi bello e giusto, favoloso....peccato che io non riesca a scrivere cosi bene. Io ricordo che gia' all' eta' di 16 anni avevo deciso che faro' l'alia' in modo tale da non passare ai miei figli quel processo di conflitto o decisione grossa....rimanere o andare.... quale e' la scelta giusta?Cosi sono andato e adesso vivo qui con 6-1 figli e 4 nipoti. Avner (Piero) Calo' "
"Libano 2006- Diario di guerra
Trentesimo Giorno - Giovedi' 10/08/06 ore 20:30
E' permesso rendere pubblico il nome di un'altro dei soldati caduti ieri nei combattimenti. Naor Calo', 25 anni di Maagan Michael, rimasto ucciso da un missile che ha colpito il palazzo nel quale si trovava a Dabel nel Sud del Libano."
Non conoscevo Naor, non conoscevo nessuno dei 119 soldati caduti nella seconda guerra del Libano ma non ho bisogno di conoscerli per ricordarli. Oggi conosco il padre di Naor che mi scrive il suo dolore, che combatte per trovare la forza di continuare a vivere, per rimettere in piedi la sua famiglia distrutta e andare avanti. Mi immagino come era Naor, probabilmente capiva l' italiano e lo parlava poco, con un forte accento israeliano, grazie a suo padre che lo ha portato spesso in Italia quando era bambino, a trovare la famiglia, a conoscere le sue origini... perche' i Calo' sono italiani da generazioni.Chissa' probabilmente avevamo molte cose in comune... Non conoscevo Naor ma so' che era prima di tutto una persona, un uomo, non un combattente, non un eroe solo un ragazzo comune che ancora non aveva vissuto la sua vita. La gente muore. La gente muore in incidenti stradali, muore di cancro, muore di vecchiaia, muore di Aids ma morire in guerra non e' giusto. Non c'e' cosa peggiore che perdere un figlio, non c'e' cosa peggiore che perderlo in guerra e chiedersi quale sia la scelta giusta... Scrivo di Naor perche' non ho un modo migliore per provare a confortare la sua famiglia se non facendogli capire che nessuno dimentica. Che si', forse ognuno di noi sembra continuare la propria vita come niente fosse, come se questa guerra non ci fosse mai stata o non ci avesse toccato ma che sappiamo tutti che cio' e' dovuto solo grazie al sacrificio dei nostri soldati che sono morti per difendere Israele. E mi chiedo quanti ancora ne dovremo sacrificare...?
Scritto il 09/11/06 alle 00:06 in Politica Permalink
Commenti
Morire in guerra...Quanti altri ancora moriranno come Naor ?Si perpetua ovunque nel mondo questa terribile domanda...Sharon mi auguro da sempre che serva non dimenticare eppure...le guerre si ripetono, i conflitti non trovano soluzioni diverse. Quanto dolore Sharon...
Scritto da: irenespagnuolo 09/11/06 a 08:53
sharon,grazieavner piero calo'
Scritto da: calonimos 09/11/06 a 10:16
Sharon come ho commentato sul post di Dragor è terribile piangere i morti in guerra...ma quando sono dei civili il dolore e la rabbia sono allucinanti...Israeliano, palestinese, bianco, giallo è un civile ! Credo che sarai d'accordo...Irene
Scritto da: irenespagnuolo 09/11/06 a 10:23
Irene anche un soldato e' un figlio, un padre, un marito, un nipote, praticamente e' per tutta la vita un civile che si e' trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato a fare il "soldato". Nella maggiorparte dei casi il soldato e' solo un ragazzo che ancora non ha vissuto i suoi primi amori, che ancora non ha raggiunto i suoi traguardi e combatte non perche' vuole ma perche' gli dicono che e' suo dovere perche' e' in quella fascia di eta' tra i 18 e i 21, perche' e' forte e sano. I soldati non sono meno e il dolore e' esattamente lo stesso. Almeno io la vedo cosi'.
Scritto da: SHARON 09/11/06 a 10:35
E magari anche un pensierino, una citazione così, di prammatica, sulle donne e bambini uccisi di recente dall'esercito israeliano?
Scritto da: Biz 09/11/06 a 13:01
Sharon capisco cosa vuoi dire, credo. E il dolore è dolore, sempre. Ma una "guerra" si combatte tra soldati, tutto qui. Di una parte o dell'altra, di un'età o di un'altra ma comunque soldati. Questo secondo me dovremmo urlarlo tutti...Con questo e per questo piango con te il soldato Naor ma piango anche e ancor più chi soldato non è...Ti abbraccio SharonIrene
Scritto da: irenespagnuolo 09/11/06 a 16:05
E' quello che provo a spiegarti Irene, che in Israele tutti gli uomini tra i diciotto e i quarantanni sono soldati "per forza". L'esercito israeliano e' molto piccolo, in diretta proporzione col Paese stesso, se c'e' bisogno di combattere tutti hanno l'obbligo di arruolarsi e allora i civili si trasformano in soldati. Mio marito e' stato chiamato adesso per cinque giorni di esercitazioni, visto lo stato di emergenza in cui viviamo e le minacce siriane. Questi cinque giorni di allenamento fanno di lui un soldato (secondo te bastano? Io ho una tremenda paura di no) e se in estate come prevedono ci sara' un'altra guerra Nati dovra' lasciare la scrivania e il computer , e me e nostra figlia e andare a combattere. E allora rischiera' la vita per una guerra non voluta, perche' noi non odiamo nessuno, e se gli succedera' qualcosa solo perche' aveva la divisa mi dirai che fa' meno male? Non credo. In Israele non c'e' nessuno che non e' soldato e non e' per il desiderio di esserlo ma per difenderci, punto. Ti diro' di piu' Israele piange piu' i suoi soldati che i civili morti in guerra perche' i civili muoiono per forza maggiore mentre i soldati ce li mandiamo noi al fronte.
Scritto da: SHARON 09/11/06 a 16:37
Cara Sharon, tu stessa dubiti della preparazione di questi soldati. Per causa di forza maggiore, si mobilita il cittadino medio e lo si spedisce al fronte con una preparazione sommaria. "Incapaci", il termine che ho usato nel mio post, è forse un po' brutale ma mi sembra che si avvicini alla realtà. Non dico che siano incapaci per colpa loro.E' chiaro che la continua pressione su un piccolo paese fa decadere la qualità della preparazione militare in nome della fretta e dell'emergenza, anche se la tecnologia continua il suo cammino. Cosi' le armi sempre più sofisticate in mano a militari non sufficientemente preparati producono i danni che sappiamo. A questo punto rimane da interrogarsi sulla fondatezza di certe azioni militari. Ti sembra che i vertici prendano le decisioni migliori? Siamo sicuri che tutta questa pressione su Gaza sia giustificata? La guerra in Libano si è risolta in un mezzo flop. Visto che ormai, per una ragione o per l'altra, ogni azione militare si traduce in un massacro di civili (dato il trend, si puo' anche metterlo in preventivo), non sarebbe meglio lasciare che i terroristi si si nascondano fra i civili e offrire il ramoscello d'olivo, guadagnando il favore dell'opinione pubblica mondiale e spiazzando nello stesso tempo Hamas (che adesso, ovviamente, ha la scusa per minacciare disastri)? Forse Rabin avrebbe fatto cosi'.Un abbracciodragor (journal intime)
Scritto da: dragor 09/11/06 a 17:20
Cara Sharon, il post è molto bello ma, come Biz, credo che tu abbia sbagliato giorno per pubblicarlo...
Scritto da: Guizzo 09/11/06 a 19:38
Caro Guizzo, io ho solo risposto al padre di Naor che mi ha scritto ieri e gli ho dedicato un pensiero.Non penso che domani o fra un mese lui o i familiari delle vittime palestinesi soffriranno di meno e renderanno il mio post piu' facile da digerire. Io racconto una realta' che e' difficile a tutte e due le parti e se non mi riferisco ai palestinesi (per rispondere a BIZ) e' perche' tanto c'e' gia' tutto il giornalismo del mondo che se ne' occupa mentre di chi soffre in Israele non parla nessuno. Se mi accusate di poco tatto posso assicurarvi che non era questa l'intenzione.
Scritto da: SHARON 09/11/06 a 20:37
Insomma è durissima Sharon. La tua paura e la tua disperazione sono umanissime. Capisco, prendere le persone e "preparararle" in pochi giorni a fare i soldati è ovviamente atroce quanto assurdo...Io ripeto piango tutti e oggi mi sconvolge (per tutti e ovunque)che continuino guerre e azioni militari, che non ci siano parole o accordi, che non ci sia voglia di presente e di futuro...Come può finire l'orrore così ?!Scusami Sharon non è una domanda che rivolgo a te...sono mie riflessioni, di impotenza, di rabbia, di dolore, di smarrimento...Un abbraccioIrene
Scritto da: irenespagnuolo 09/11/06 a 20:57
Ho letto i commenti sul post di Dragor...è inquietante ma giusto quello che scrivi a proposito dell'interesse che hanno a poter gridare che hanno avuto vittime civili...per legittimare reazioni e attentati certo.E voi vi sentite perennemente sotto tiro...Ma per questo Sharon forse la "teoria comportamentale" di Dragor funzionerebbe : inchioderebbe gli estremisti alle loro responsabilità davanti al mondo intero. Non credi ?Ciao ciaoIrene
Scritto da: irenespagnuolo 09/11/06 a 21:06
Cara Sharon,a mio modo di vedere, è indubbio che la recente strage compiuta dal vostro esercito sia un errore da condannare e da non ripetere, e che purtroppo contribuisce a gettare ulteriore benzina sul fuoco che sta imperversando in medioriente: credo che le scelte politiche e militari del governo d'Israele debbano cambiare. Così come credo che ci sia, tuttavia, da parte di alcuni media, una certa faziosità nel dare le informazioni. Noto che quando viene lanciato un missile sul vostro territorio le immagini dei nostri TG si limitano a mostrare i resti del missile sparsi sul suolo, non si vedono mai civili colpiti o morti, come se i missili palestinesi non uccidessero donne e bambini come le vostre bombe.
Con affettoantonio
Scritto da: Antonio (terzomillennio) 09/11/06 a 21:26
IL FUTURO ?Ho letto un interessantissimo articolo scritto da Giorgio Israel che, secondo me, ben coglie la realtà sociale israeliana... Lo posto qui perchè è attinente a quello che il futuro potrebbe riservare a Israele e poi perchè trovo interessante certi pensieri di un giornalista israeliano progressista di Haaretz, Ari Shavit..Marco
"Per una breve stagione, dopo il ritiro da Gaza, è sembrato che qualcosa cambiasse; che il mondo guardasse più benevolmente Israele; che ne capisse le ragioni e, in particolare, l’assurdità di creare uno stato palestinese governato da un movimento terrorista che nega il diritto all’esistenza di Israele. Oggi questo clima positivo è in frantumi e Israele fronteggia una condizione esterna e interna drammatica. Nello stesso giorno (20 ottobre) in cui Ahmadinejad intimava all’occidente di “prendere nel suo interesse le distanze da uno stato che ha perso la ragione della sua esistenza”, aggiungendo “questo è un ultimatum”, il governo francese rompeva un tabù storico, dichiarando per bocca del presidente Chirac e del ministro della Difesa che ai sorvoli di Israele sul Libano doveva essere posto fine “in un modo o nell’altro” e che, se i mezzi diplomatici non fossero bastati, si sarebbe fatto ricorso ad “altri mezzi”. Dunque l’Europa profila la possibilità di un confronto militare con Israele: a tanto siamo giunti. Mi si perdonerà l’autocitazione se dico che la previsione fatta su queste pagine (12 settembre) circa la natura perversa della “trappola Unifil” si è purtroppo avverata puntualmente. Oggi Israele è messo in pericolo da una missione fallimentare che serve da paravento al riarmo di Hezbollah e al crearsi di una tenaglia iraniana tutt’attorno, mentre non una delle condizioni previste dalla risoluzione 1701 è ottemperata: non la “liberazione incondizionata” dei soldati rapiti, non il “disarmo dei gruppi armati”, non l’esercizio esclusivo dell’autorità e la detenzione esclusiva delle armi da parte del governo libanese. Intanto piovono missili su Israele da Gaza, che si trasforma in un territorio gestito sul modello Hezbollah, senza che nessuno deplori. Nella reazione israeliana cadono tragicamente dei civili creando un clima alla Sabra e Shatila, ma con una differenza: la fragilità esterna e interna di Israele, investito da una crisi di orientamento politico e militare senza precedenti, con un ministro che chiede scusa, un altro che ribadisce la linea fin qui seguita e un terzo che blocca le operazioni militari. Che succede? Come è potuto accadere che Israele si sia cacciato in luglio in una campagna militare condotta in modo incerto e fluttuante, ricorrendo dapprima soltanto all’arma aerea e concludendola con un’offensiva che ha prodotto perdite e nessun vantaggio diplomatico? Come è potuto accadere che Israele abbia accettato di entrare nella trappola Unifil e che il suo governo, pur non ricavandone altro che la prospettiva di una nuova guerra, continui a ringraziare chi ha costruito la trappola? Come può accadere che Israele continui a non trovare il bandolo della matassa tra diplomazia e opzione militare e non riesca a definire una linea di azione univoca guidata da un governo di emergenza nazionale che renda chiaro al mondo che sta lottando per la sopravvivenza contro un nemico che ha come unico scopo di distruggerlo? La risposta l’ha data un giornalista di Haaretz, Ari Shavit, con una magistrale autocritica condotta da sinistra (“L’illusione della normalità”). E la risposta è: “Il politicamente corretto coltivato per vent’anni da un’intera generazione di dirigenti israeliani”. Israele – dice Shavit – ha finito col credere che l’occupazione dei territori sia la causa di tutti i mali e che la sua potenza sia un fatto acquisito. La spesa militare è stata ridotta e il patriottismo deriso. “Nel mondo ideale del politicamente corretto, “forza” ed “esercito” sono diventati parolacce”. “Mezzi d’informazione e intellettuali hanno portato avanti un paziente lavoro di logoramento ai danni del nazionalismo e del sionismo… istillando la pratica suicida della critica dei fondamenti esistenziali” della nazione. Israele è un frammento di occidente che vive in un contesto ostile: perdere la consapevolezza di uno di questi due aspetti è, per Israele, quanto perdere l’identità. Israele ha voluto essere Atene – prosegue Shavit – ma in quelle terre non vi è futuro per un’Atene che non sia anche Sparta. La crisi della fiducia in se stessi può significare non riuscire a trovare la via né per la pace né per la guerra. Sarebbe un grave errore pensare che questa sia un’anomalia israeliana che non ci riguarda. De te fabula narratur. Il ciglio su cui si trova Israele è il medesimo verso cui si avvia l’occidente. Il suo dramma è il paradigma di un dramma che sta nel nostro vicino orizzonte".
Scritto da: radagastw 10/11/06 a 14:42
Di questo articolo non condivido molte cose, perchè la missione è solo agli inizi, sarà ancora molto lunga e mi sembra prematuro definirla fallimentare ora, perchè intanto il primo e più importante risultato invece l'ha già ottenuto. Oggi non stanno più piovendo missili su Israele dal Libano. E poi anche perchè l'Europa sta investendo generosamente molti soldi, mezzi, risorse e persone nella soluzione di questo problema e mi sembra francamente una critica immeritata oltrechè prematura e controproducente.Ma ora mi interessa di più parlare del problema palestinese che è veramente terribile e la cui solzione richiede ancora molto tempo, molti anni, anche se qualcosa si può iniziare a fare fin da ora. Perchè gli uomini palestinesi, i ragazzi palestinesi, i bambini palestinesi sono stati e sono cresciuti insegnando loro che la colpa dei loro guai è di Israele, è di altri, non è colpa loro. Questo per coprire l'incapacità dei loro capi, delle loro guide spirituali. Secondo me gli aiuti europei dovrebbero in parte servire a pagare personale europeo per dirigere le scuole palestinesi secondo canoni europei in modo che queste scuole insegnino le materie scolastiche in maniera scientifica, occidentale, europea e non in una maniera intrisa di menzogne. Perchè queste menzogne sono inculcate nei giovani da chi ha interesse a mantenere la propria supremazia e ha molto da perdere e poco da guadagnare da un reale progresso del popolo palestinese. Ovviamente guadagno e perdita non intesi in senso solo economico, ma principalmente come potere materiale e spirituale, che nasce appunto ed è direttamente proporzionale alla condizione di ignoranza e povertà in cui vive il popolo. Perchè tanto più il popolo vive in situazione di bisogno, di paura e di povertà culturale tante più panzane si possono propinargli (gli ebrei hanno la coda, settanta vergini per i martiri ecc.) Come è avvenuto anche in Europa durante il nostro Medioevo (streghe, roghi, inquisizione), anche se per correttezza bisogna dire che le nostre guide spirituali erano loro stesse ignoranti, perchè per esempio a quei tempi nessuno sapeva che le malattie e le pestilenze non sono un castigo divino, ma hanno origine dai virus e dai batteri di cui addirittura si ignorava l'esistenza. Quelli sì che sono stati veramente tempi brutti per l'occidente e per l'intera umanità che brancolava nel buio, perchè molte scoperte scientifiche erano ancora di là da venire. Basta pensare alla maniera in cui è stata scoperta l'America, perchè mettersi su di una nave con la tecnologia dell'epoca e con risorse alimentari per forza limitate, per giunta senza frigoriferi con l'intenzione di navigare fino alla fine dei viveri cercando una terra che potrebbe anche non esserci, oggi mi sembra veramente un'impresa disperata, da pazzi.Perciò gli europei, come è loro diritto/dovere, dovrebbero verificare direttamente con personale europeo come vengono usati i loro soldi e questa dovrebbe essere una precisa condizione per gli aiuti.O COSÌ O POMÌ.La striscia di Gaza per esempio è sul mare e potrebbe diventare un paradiso del turismo nel Mediterraneo come è l'Emilia-Romagna in Italia, le Baleari in Spagna, ecc. poi gli europei accorrerebbero a frotte per vedere questi luoghi di cui è tutta la vita che sentono parlare nei telegiornali, se diventassero luoghi sicuri e ospitali.Potrebbero essere i palestinesi di Gaza a dare lavoro agli israeliani e invece...
Scritto da: Luca 10/11/06 a 15:53
Luca quello che proponi e' giusto ma utopico. Buffo dopo che ti ho scritto questa prima riga sono entrata nel tuo sito e ho visto che avevo ragione:) L' Utopia e' il principio di ogni progresso? Forse. Ciao
Scritto da: SHARON 10/11/06 a 16:17
Siccome il sito è dedicato ai giovani, mi sembrava una frase adatta per loro, per incoraggiarli a sognare.Anche se in effetti questa frase è vera solo in parte, perchè è vero che l'utopia, cioè i sogni sono il principio di ogni progresso, ma è anche vero che la maggior parte delle utopie, cioè delle strade provate dall'uomo nella sua continua ricerca di miglori condizioni di vita, sono destinate al fallimento e alcune come il nazismo e il comunismo sono addiritture nefaste. Altre utopie invece, come quella degli uomini tutti fratelli, sono eterne e un giorno si realizzeranno.
Scritto da: Luca 10/11/06 a 19:02
Temo che la situazione mediorientale avrà un ulteriore soprassalto. Sono lontana, ma quello che leggo su alcuni blog e su alcune pagine di informazione non guidata non mi piace. Il problema Hezbollah rimane, le forze Unifil sono inermi di fronte al loro riarmo, l'Iran, la Siria nescono sempre a incantare gli europei...Che desolazione.Un caro saluto Sharon.
Scritto da: Patrizia 12/11/06 a 18:19
Interessante il fatto che ancora una volta, come ogni volta, ci sia chi si preoccupa molto di più degli effetti delle reazioni israeliane che delle cause che le hanno provocate. A quanto pare i crimini palestinesi, per qualcuno, dovrebbero godere di totale immunità: sarà per il fatto che in quel caso le vittime sono solo degli ebreucci senza valore?
Scritto da: barbara 12/11/06 a 20:00
10-11-2006 BARBARA BIRTHDAY 53
siamo riusciti a brindare con un vino bianco della Toscana, le lacrime sono rimaste dentro in una morsa, in un dolore che in quei momenti siamo riusciti tutti a trattenere, cin cin i bicchieri hanno suonato uno con l'altro ..sebbene ne mancasse uno.
La mattina io e Barbara l'abbiamo passata in giro nel centro commerciale qua' vicino a noi ... finalmente sono riuscito a comprarle una bella collana d'oro ... da tre anni non le facevo un bel regalo, l'ultimo e' stato l'albero di mandarini che fino ad ora cresce dalla parte ovest della nostra casa.
Quest'anno ha dato tanti frutti sebbene non molto saporiti... probabilmente anche l'albero ne' ha risentito della nostra perdita.
Nataly ha telefonato dalla Tayalandia .... Tamir ha telefonato la sera.. tutti si sono fatti vivi...meno Naor
Questo venerdi era mio dovere e piacere cucinare,
MENU'
risotto alla milanese( con zafferano).
saltinbocca alla romana ( specialita' avner) 28 di numero!!! e due mangiati per assaggio.
( non vi do la ricetta perche non casher )
finocchi alla parmigiana.
insalata di stagione.
pane (toscano) fatto in forno e panini al formaggio (fatti da barbara).
cavolfiore e broccoli con besciamella.
caffe' espresso ..con il caffe venuto dall'Italia e la nuova macchinetta.
dolce alle mandorle e torta al formaggio comprati...al mercato.
Eravamo in sei noi 5 piu la ragazza di Yanir, Revital.
Yanir ha portato un bel mazzo di fiori alla mamma!
Liran prima di andare a lavorare ( il venerdi lavora con i bambini piccoli nell'asilo) si e' svegliata presto ed ha preparato la colazione con tanto di Braha' (auguri) per noi due ..una vera sorpresa ...
anche palloncini gonfiati arredavano la casa.
Aylon ha portato se stesso dall'esercito arrivando in licenza.. anche un bel regalo!
Dopo cena la casa si e' riempita di ospiti, amici di Naor come al solito, Uri e Assaf, poi i nostri soliti amici......e come ogni venerdi siamo andati avanti a chiacchere...chiacchere... chiacchere..fino alle due.
Buona notte.
mercoledì, novembre 08, 2006
8-NOVEMBRE YANIR HA 24 ANNI
Si abbiamo festeggiato come facevamo sempre, una buona cena vino della Toscana (grazie Paola e Marcello) brindisi e fotografie.... mancava Naor,mancava Aylon che e' all'esecito, mancava Nataly che e' in Taylandia...mancava solo un pochino di completa gioia ... ogniuno ha cercato di lasciare la tristezza dentro di se ...la vita continua, le lacrime non si asciugano...
Nel pomeriggio abbiamo preparato il pranzo assieme io e Barbara cercando di non darsi noia, frutti di mare e riso .. io ho fatto anche gli " spinaci rifatti" cosi diceva mio papa' ma chi gli faceva era la mamma Clara. Non sono venuti proprio buoni come li faceva lei cosi che sono rimasti...per domani.
TANTI AUGURI YANIR E BUONA FORTUNA PER 76 ANNI ANCORA...
Stasera ho riletto il blog di Sharon e una parte dove parla del perche' e' in Israel, molto bello chi vuole leggerlo puo' premere qui sotto.
http://sharong.blog.lastampa.it/
Io ho aggiunto a quel suo post un commento.
Buonanotte
Avner
martedì, settembre 26, 2006
NAOR 9-08-2006 NON C'E' PIU'
NAOR E' NATO IL 10 MARZO 1981 UN BELLISSIMO BAMBINO PAFFUTELLO.
E' STATO IL MIO PRIMO FIGLIO AL QUALE HO ASSISTITO ALLA NASCITA, CON I MIEI DUE PRIMI FIGLI DIKLA E DORON ANCORA NON ERA USANZA.
MI RICORDO LO SPAVENTO CHE MI SONO PRESO VEDENDO USCIRE IL NEONATO CON UN COLORE BLU VIOLETTO IN FACCIA, MA IN UN BATTER D'OCCHIO, LA LEVATRICE FACENDO RIGIRARE PIU VOLTE IL PICCOLO NATO HA PERMESSO AL CORDONE OMBELLICARE DI SVINCOLARSI COSI CHE LA FACCINA PRESE UN BELLISSIMO COLOR ROSEO.
riprendo solo oggi o meglio stanotte perche' sono le 00:22 del 7 novembre.
Naor,
sono passati quasi tre mesi e tu sei cosi lontano..... tre mesi che mi sembrano un'eternita' , tre mesi di dolore immenso , di pianti di nostalgie e tanta tanta tristezza. Piango di mattima quando ogni giorno ti vengo a trovare, ti racconto cosa e' successo in casa il giorno prima, aggiusto i fiori che il vento e la pioggia di questo inverno che e' gia' arrivato scompigliano un po' tutto.
Non so ancora come faro' a passare le giornate, i mesi, gli anni che ancora mi restano senza di te. Confidavo in te per il mio breve futuro che ancora mi rimaneva...... avevo fatto gia' i conti che tra tre anni quando sarei stato in pensione avremmo potuto fare assieme cosi tante cose.
Piango di sera prima di andare a letto, quando sono solo, davanti alla televisione, certe volte sonora, certe volte muta, di fronte alle tue tante foto che sono ancora disperse nella sala, di fronte al computer che ...parla quasi solo di te....
Oggi siamo riusciti io e tua mamma a passare una giornata migliore, abbiamo parlato di te varie volte abbiamo fatto un po' di progetti per i giorni prossimi, il compleanno di Yanir e di Barbara sono alle porte... dobbiamo festeggiarli come facevamo sempre con un buon pasto e foto....... non capisco cosa mi sia successo questo fine di settimana ... Sabato compleanno di Dikla' ....ho dimenticato la macchina fotografica...
Abbiamo avuto tutti qui in kibbutz , Sonia e poi Doron con Yali, Dikla' con i tre pargoli (Maya, Gal, Yuval), Roberto e Nelly con il piccolo ( gia' 3 anni e mezzo) Simon e tutti dalla bisnonna Clara ...... e cosa mancava la foto di ricordo !!!! era proprio l'occasione buona e rara.
La Nonna credo sia stata molto contenta della giornata passata in famiglia.
E tu mancavi e tu mancherai adesso in tutte le occasioni... nel mio cuore pero' c'eri e forse anche nei pensieri di tutti.
Nataly si e' allontanata.... adesso e' partita per la Taylandia ..... avevate gia' il biglietto di partenza assieme, ma tu hai perso l'aereo ...... Nataly con il suo compleaanno da sola ha preferito allontanarsi.
Mese di Novembre sara' sempre difficile cosi tanti comleanni...
4-novenbre Dikla,
8-novenbre Yanir e Glandyr ( sorella di Barbara)
10-novembre Barbara
11-novembre Nataly e Doron ( sorella di Nataly).
Ciao, vado a letto .......
venerdì, giugno 09, 2006
DISEGNI DELLA MAMMA 1935-37
martedì, aprile 04, 2006
UN ANNO SENZA VIKY

Carissima sorella, caro Roberto e cara Sonia 29.05.2006
Ieri ho pensato a voi tutti.
Ho telefonato anche ai miei figli e ho parlato a loro del nostro Viky che ci ha lasciato…. con Yanir lontano non sono riuscito.
Con loro e con Barbara e Liran in casa abbiamo ricordato lo zio Viky…. Abbiamo pensato al vostro dolore al nostro dolore.
E' passato un anno circa , la vita continua il dolore non passa.
Non c'e bisogno di una data per ricordare …..
Si ricorda nel giorno del venerdi quando si prende il mangiare in hadar ohel....voleva essere accompagnato …. quando ci si siede al Moadon .... lui aveva la soluzione di come gestire le macchine del kibbutz…..passando accanto all'albero dove abbiamo fatto l' ultima foto…e cercava di sorridere e le feste anche sono un ricordo il periodo del … panettone…. della colomba con il cioccolato …. Non ne ha mancata una…o quando sono in viaggio in macchina perche' Viky ci faceva fare I viaggi …o a Zicron Yakov in quell' ristorante (Il bacio)..forse l'ultima volta che ci siamo seduti fronte a fronte e i sintomi della malattia forse cominciarono a fare capolino… e come si arrabbio' che il mangiare ritardava…ed in casa della nonna quando apro il mobile nero delle cioccolate….con Viky lo facevamo di nascosto come due bambini ghiotti….
Tante cose, tanti eventi, tanti luoghi , tante frasi mi fanno sentire la mancanza …o la presenza .. certe volte penso che sia un brutto sogno ...ma purtroppo non e cosi'.
Volevo dopo un anno fare una raccolta di foto, di film, di ricordi e metterli tutti assieme per ricordare questo giorno… ma non ci sono riuscito ….non per mancanza di tempo … forse per mancanza di coraggio …. forse perche e' meglio aspettare che le giornate passino e i ricordi si accumulino…e il coraggio arrivera'..
Avrei voluto essere con voi ieri,di presenza, e piangere con voi , abbracciare la mia sorellina che riesce a essere forte di fronte a noi tutti ..e dentro di lei e' tutto il dolore, abbracciare tutti voi….
Adesso si ricomincia ad andare avanti ….non aspetteremo il prossimo maggio perche ogni giorno ,ogni mese , ogni anno qualche cosa ci fa ricordare il nostro zio Viky, il vostro adorato papa Viky, il tuo compagno della vita Viky…Yhe' zikro' baruch.
Avner,Barbara,Dikla,Doron,Naor,Yanir,Aylon,Liran.
2006 MARZO 27
TANTE DATE DA RICORDARE ...
il 10 di marzo e' nato Naor (1981)
l' 11 di marzo la nonna Clara ha compiuto 83 anni ...MAZAL TOV!
il 19 di marzo anche Guidino (oggi moshe ghedalia) naque quel 1953...
il 20 di marzo Yanir e' uscito illeso dall'attentato del terrorista sull'autobus
il 24 di marzo Barbara e Avner assieme da 26 anni ....
il 30 di marzo Aylon nasce nel 1987..
e adesso dopo 19 anni il 27 marzo Aylon si e' arruolato nell'esercito Israeliano, comincera' il "tironut" (car) nel neghev vicino ad Eilath per poi proseguire in una delle unita' speciali del corpo, del Genio.
Per tre anni adesso la nostra vita sara' basata piu' che altro se Aylon arrivera' a casa questo week end o no? che mangiare speciale prepargli?.....
finche' arrivera' il marzo del 2009 ....e lo "shihrur"...... sembra cosi lontano adesso....ma tutto passa in fretta.


lunedì, marzo 13, 2006
Ricordi della mamma Clara - Svizzera 1943-45
due mesi prima del ritorno in Italia.
Il piccolo ( che sarei io oggi Avner) aveva compiuto otto mesi e a noi ci fu concesso di riunire la famiglia che che fino all'ora era sparpagliata e cosi fummo insieme io e papa' Renato in un campo per famiglie, di nome Engelberg.
Un bel posto,ta verde, neve , lago, terra.....un vero incanto.
La guerra era finita ,ma ancora la liberta' non ci fu data ed eravamo sotto leggi e regole paramilitari molto rigide .
La prima vacanza che fu progettata da noi a differenza di quelle che avevamo gia fatto, per andare a trovare uno e l'altro fra me e papa', questa volta si decise di andare a trovare i miei genitori a Spiez. La polizia nego' per piu volte il permesso di uscita dal campo ..ma noi dopo averci pensato su a lungo si decise di farlo senza il permesso.
Arrivammo bene sereni e con tanta speranza di essere riusciti...
Era il compleanno della mia mamma (Elda) il 6 maggio 1945, periodo anche che scopri che ero di nuovo in cinta ( Rosalba).
Dopo un soggiorno di dieci giorni dai miei genitori era arrivato il tempo di tornare al campo con la speranza che non avessero scoperto la nostra "fuga".
Salimmo su un treno per il ritorno, fiduciosi che sarebbe arrivato in tempo.
In treno una persona sconosciuta mise nella manina di Piero dieci cuponi e dieci franchi svizzeri; fui cosi commossa e grata a questo benefattore che non feci in tempo ne a ringraziarlo ne a vederlo in faccia in modo tale da ricordarmelo.
Il ritorno fu senza problemi e sicuramente la mano di Dio era su noi e ci ha aiutato in tutto, visita ai genitori, gita fuori del campo e.... un regalino per il piccolo da un benefattore incognito.
domenica, marzo 12, 2006
sabato, marzo 11, 2006
10 MARZO 2006 NAOR 11 MARZO NONNA CLARA
Siamo andati a mangiare tutti in sala da pranzo del kibutz ed eravamo in dodici compresa Dikla', Arnon e i tre figli... naturalmente eccetto Yanir che e' in India c'eravamo tutti noi.
Oggi abbiamo festeggiato Naor ( a sorpresa) con parte dei suoi amici ... abbiamo fatto una tavolata di quindici persone ... Menu:aperitivi,peperonata, salt'inbocca alla romana, lasagne, dolce e caffe'!! Tutti sono stati contenti ..... Naor ha compiuto 25 anni.
sabato, febbraio 04, 2006
4-FEBBRAIO-2006
giovedì, gennaio 26, 2006
date della famiglia Calo' e Servi
1909 1 aprile e' nato il nostro papa' Renato.
1923 11 marzo e' nata la nostra mamma Clara.
1935 la mamma da sola va ad abitare e studiare a Gallarate dagli zii (Aldo e Amelia)
1937-1938 la mamma torna a Pitigliano dopo aver completato gli studi delle commerciali.
1939 la mamma viene madata a Roma dai parenti per dare un aiuto in casa Lattes -Colombo Sandro fratello della nonna Elda.
1940 tutta la famiglia passa a Firenze per via delle leggi raziali di Mussolini dopo che la famiglia aveva ricevuto minacce ed accuse.
1940-1942 il nonno Angelo dopo 16 mesi disoccupato entra nella ditta Imea ( di ebrei) con Lusena mette su la ditta La Temi dove anche la mamma ci lavora.
1930 -1942 Papa lavorara con il nonno Guido che aveva un Magazzino di confezioni di nome ABITOS.
1942 - 23 novembre firanzamento della mamma col papa'.
1943 - 4 aprile matrimonio dei nostri genitori a Firenze von il rabbino Cassuto ... in piena guerra!!!
1943 estate vanno in villeggiatura a Castoglion de Pepoli per tre mesi al ritorno devono subito scappare pe paura delle retate dei fascisti e nazisti, si seppe che i nazisti avevano lista dei nomi di ebrei.
1944- fino a maggio rifugiati presso contadini e lavoranti della ditta del nonno Guido "Abitos" a -Rignano-Bombone Sant'ellero
1944 maggio scappano per il nord ed entrano in Svizzera con lo zio Renzo e la famiglia
1944 12 Agosto nasco io a Viganello Lugano
1944-1945 periodo nei campi profughi in Svizzera.
1945 - luglio tornano i genitori a Firenze e abitano con i nonni paterni.
1946 6 febbraio nasce la Rosalba, nasce all'alba bella come una rosa .....
1948 si va ad abitare in via Scialoia ( prima casa dopo la guerra) una casa mmobiliata dove non c'era posto per Rosalba tanto che la nonna Elda se la curata .
1950 si va ad abitare in via Spontini 5(?) ( seconda casa dopo la guerra).
1950-1956 elementari e medie a Firenze, non alla scuola ebraica data la lontananza.
1953 19 marzo nasce Guido ( o meglio Guidino perche era tanto piccino...)
1957 febbraio incidente di auto del papa che e' ferito gravemente. 2 anni di ospedale al Ceppo di Pistoia
1957 settembre la mamma ci porta a me e a Rosalba nel collegio ebraico di Torino.
1958 Tamara e la famiglia arrivano Torino da Israel.Siamo amici.
1958 Avraham e Raya vengono da Israel a dirigere il collegio e a studiare.
1961 Rosalba torna a Firenze a completare le magistrali
1962 Io esco dal collegio ed abito Torino in camera ammobigliata con Lucio (oggi Uri).
1962 Io con Claudio Millul ( oggi architetto di Haifa) veniamo per due mesi in Israele.
1964 Lacio Torino per Milano dove con Rosalba lavoriamo e studiamo.
1965 I genitori vengono ad abitare a Milano Via Cambiasi vicino a Piazza Loreto.
1966 Passiamo casa per via di mancanza di soldi in via Vignoli.
1967 Scoppia la guerra dei sei giorni in Israele lascio il lavoro e vado per tre mesi volontaro, Zfat-Mayan Zvi - Maagan Michael con Gabi mia compagna.
1967 19 settembre Rosalba si sposa con Vittorio guetta detto Viky.
1968 5 dicembre faccio l' alia' parto da Napoli arrivo a Haifa, Avraham Raya e Tamara vengono a prendermi per portarmi a Maagan Michael.
lunedì, gennaio 16, 2006
Ricordi di Pitigliano paese della mamma
Pitigliano e' il paese dove la mamma e' nata l' undici marzo 1923 dalla nonna Elda e il nonno Angelo.
La nonna Elda( che la chiamavamo la carabiniera) era una maestra alle scuole elementari del paese, tra l'altro questo paese e' stato famoso nella storia e potrete entrare nel sito sotto la foto per sapere la storia.
Il nonno Angelo ( che veramente era un angelo e amava tanto sua moglie) , era il direttore della Banca Monte dei Paschi di Siena, banca che allora si trovava nella piazza principale del paese.
Io ricordo gli anni tra il 1950 e il 1955 quando all'eta' tra i sei e i 12 anni andavamo a passare il periodo di vacanze estive nel paese. All'ora dopo la guerra rimasero o ritornarono molti parenti della mamma, la zia Annita con il negozio della pizzicheria, lo zio Tranquillo ( che il nome gli stava a pennello perche' non parlava molto, e non si arrabbiava mai) e la zia Lidia con la stazione di benzina, la Lida e Giorgio due fratelli zittelli che vivevano assieme, la Bianchina, Aurelio ( gran bon Omo ) e le figlie e Eugenia che si dava tante arie perche' aveva studiato da maestra di taglio, ma mi voleva un gran bene....e poi Bruna, Sandra, Carla ... ecc ecc..
Nel mentre scrivo, sto pensando che devo fare un appunto sul mio povero papa' Renato. Il fatto che parlero' molto di piu della mamma e' perche' la sua storia e le sue origini sono molto piu interessanti. La vita di papa cerchero' di raccontarla ogni tanto e di piu' quando parlero' della nostra infanzia , mia, di Rosalba e Guidino (oggi Mosche Ghedalia) in quanto le sue vicissitudini hanno molto influenzato sulla nostra vita.
Papa Renato e' nato il 1.04.1909 si e' sposato il 4.04.1943 ed e' deceduto il 7.04.1969, tutto... in una settimana di aprile ..... i suoi genitori erano il nonno Guido ( mio fratello a preso il suo nome) e la nonna Emma De Cori. Papa aveva anche un fratello di due anni piu grande di lui di nome Renzo che si era sposato con Elsa ......... e hanno avuto solo una figlia di nome Paola, mia cugina.
Devo aggiungere una curiosita' che Io oggi Avner fui chiamato Pierluigi perche' il giorno che cominciai a respirare ero lontano dai mei nonni materni ( sono nato in Svizzera) cosi che la mamma Clara e papa Renato non si sentirono in obbligo di chiamarmi Guido ........ e cosi scelsero Pierluigi !!! Perche' scelsero propio questo nome non ricordo lo chiedero' alla mamma uno di questi giorni .... sara' per la prossima volta. Cosi mio fratello non ebbe scampo naque a Firenze e lo chiamarono Guido!!!
Arrivederci per oggi.
domenica, gennaio 15, 2006
la nonna Clara racconta dei fulmini
Ho deciso di telefonare alla mamma e chiere se tutto andava bene e che i fulmini mi hanno fatto ripensare al suo racconto di quando era giovane.
Cosi ha cominciato a raccontare la nonna Clara:
"Avevo tredici anni e quindi sara' stata nell' estate del 1936 quando siamo stati mandati io, Aldo mio fratello e Bruno mio cugino alla colonia comunale sul monte Amiata in Toscana.
Io fui presa come ragazza aiuto delle assistenti. Nel pomeriggio un forte temporale si abbate' sulla zona, avevamo messo i bambini a letto e mi incitarono anche ad andare a riposare.
Io rifiutai e stetti alla finestra a guardare il temporale con tanta paura. Poco dopo un fulmine entro nella colonia passando tra i corridoi e i letti e con grande spavento si trascorse quei pochi minuti di esperienza. Il mio letto fu toccato dal fulmine e riporto un segno di bruciato cosi che altri bambini furono toccati sebbene usciti illesi. Ricordo un uomo di fatica, cosi lo chiamavano quella persona che faceva i lavori faticosi per la colonia che fu toccato dal fulmine sulle scarpe che calzava con chiodi sulle suole. A quanto mi sembra dopo poco misero il parafulmine sulla colonia.
Noi eravamo gli unici ebrei nella colonia e Dio ci protesse e non ci fece toccare dal fulmine per di piu dal fatto che rinunciai ad andare a letto a riposare."
Questo racconto me lo ricordo sebbene vagamente perche' la mamma usava raccontarcelo tutte le volte che c'erano i temporali.
giovedì, gennaio 12, 2006
introduzione

Probabilmente non interessera' a tutti la mia vita, ma forse un giorno i miei sei figli e i quattro nipoti (fino adesso) vorrano approfondire le loro radici e non sapranno dove rivolgersi.
Potranno aprire questo diario e saperne di piu'.
Non so se riusciro' ad essere preciso sia nelle date che nella sequenza degli avvenimenti ma cerchero' di farlo piu possibile.
Oggi e' il 12 gennaio 2006, cerchero' di scrivere ogni giorno qualche rigo in modo tale forse riusciro' a completare una parte nel prossimo futuro con l'aiuto della mamma mia, Clara Servi Calo' di Pitigliano che compiera' 83 anni nel marzo prossimo.