giovedì, ottobre 02, 2008

ROSH HASHANA 2008-2009

 Ricordi,
Ancora una festa senza Naor, ed anche questa volta non e' stato facile, anzi forse anche piu difficile degli anni passati, 
ancora piu' di tristezza, che non ci ha ancora permesso di sentire cio' che e' l'atmosfera generale 
nel kibutz, in citta' e nello stato.
Sebbene da quando ho messo piede in questo kibutz, il 5 novembre 1968, abbia abbandonato il legame storia del popolo ebraico con quanto connesso alle cerimonie religiose, posso ancora considerare il Rosh hashana come data tradizionale da festeggiare in modo adatto all'epoca nostra.
Festeggiamo da quando esiste il kibutz tutte le feste con un sentimento di tradizione, di legame alla terra, di ricordi del passato senza il cerimoniale delle preghiere da nessuno poco capite o sentite.
Purtroppo anche in questo kibutz Maagan Michael il "humenismo", il "fondamentalismo" sta entrando dalla porta di servizio. Un gruppo di membri che pochi anni fa' chiese il permesso di una stanza per ritrovo durante le feste, gia' stiamo ad assistere ad un vero sito di culto , ancora non proprio Tempio, poiche' durante i giorni feriali il luogo viene  addetto ad altre mansioni. La separazione tra uomini e donne, il suono dello shofar, il  tashlih di kippur , la venuta di esponenti di yeshiva .. ed altri sintomi ci fanno riavvicinare pian piano ai periodi piu' scuri della storia del nostro popolo .
Ci meravigliamo dell'Islam di oggi e noi siamo andando dietro di loro. 
Anche in Europa da quanto mi risulta gli Ebrei stanno "rispolverando" la religione , il mangiare casher, educazione selettiva dei figli.
Mi sono fatto un po' trascinare nello scrivere....ma la situazione qui' in Israele mi fa stare a disagio, poiche' ancora questo Stato e' in balia della parte religiosa che non ci permettera' mai di arrivare ad una soluzione di pace e tranquillita' come ogni paese.
Noi la nostra famiglia  personalmente abbiamo pagato il prezzo, purtroppo ancora altri dovranno pagarlo..... e dobbiamo stare attenti al terrorismo ebraico che comincia in questi giorni a fare capolino.

Volevo pero' parlare della lunga conversazione che ho avuto ieri con Mario che in questi giorni di depressione mi ha fatto bene. Mario ha dieci anni piu' di me esattamente e' il cugino della mamma mia. Professore di logica matematica a Parma. Noi ci parliamo poche volte all'anno ma ho sempre avuto  la sensazione di vicinanza l'uno con l'altro. 
Ricordo benissimo le giornate che Mario era all'universita' probabilmente aveva ventanni ed io dieci. Mi veniva  a prendere, andavamo sempre a piedi , lunghe girate , passando attraverso il Mugnone, fino a via della Cernaia dove abitava. Ricordo come fosse oggi la sua stanza dove studiava e il tavolo di cucina pieno di piatti con tante pietanze fatte dalla zia Sara e dove tutti di passaggio infilavano un dito ed assaggiavano un poco... ricordo il povero Gino che gia' allora mi parlava di arte ( aveva esattamente ventanni piu' di me).
Mario mi portava a giocare a tennis e alla piscina perche' voleva imparere a nuotare .... non so se ha poi imparato ma a me le sue lezioni non hanno contribuito  ad essere come  un pesce in piscina.
Ricordo che io ero al settimo cielo quando mi telefonava... fra l'altro a giocare a tennis andavamo prima della scuola alle sei del mattino!!! Era anche molto forte perche' spesso mi portava a cavalcioni sulle spalle per le belle vie di Firenze.
Adesso che sono passati piu' di quaranta anni abbiamo parlato della salute, del lavoro, della pensione ( tutte e due siamo piu o meno pensionati), e del computer che negli ultimi anni e' sempre stato un campo comune.
Arrivederci al prossimo Capod'anno ebraico!


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