giovedì, maggio 20, 2010

La mia andata nei campi di sterminio in Polonia

Ho cercato la parola  "massa" che in ebraico significa gita, marcia, percorso, una vita,una esistenza ed anche non esistenza o viaggio alla fine credo di aver trovato la parola giusta almeno per me: andata in Polonia.
Avevo pensato di andare in Polonia gia dai tempi che miei figli avevano cominciato queste andate in gruppo della scuola o meglio della "shihva" del Kibbutz.
La shihva in kibbutz e' il gruppo dei "figli del kibbutz" che sono nati nella stessa annata, tra settembre e ottobre dell'anno dopo. Questi figli si ritrovano in piccoli gruppi prima in peuton( nido per bambini) sino a tre anni, poi all'asilo (gan) fino a sei anni, in seguito alle elementari tutti assieme per poi separarsi in gruppi nel liceo regionale a seconda delle "megamot" , indirizzi di studio, arte, fotografia, biologia, tecnologia ed altre.
Pur essendo suddivisi l'educazione kibbuzistica la ricevono durante le ore del pomeriggio quando vengono a riunirsi nella "shihva", il loro posto di raduno e' un "moadon" (club), nel quale fanno le "peulot" ai piu' piccoli o partecipano alle riunioni con istruttori piu' grandi d'eta'. Tutti i miei quattro figli  nati da Barbara hanno fatto questa "andata in Polonia " all'eta' di diciassette anni assieme a tutta la loro Shihva'. Passarono in quei tempi lezioni ed esperienze preliminarie come dire, un vero e proprio corso di preparazione culturale e emotivo e adesso e ' quanto io sto passando prima della partenza. Essendo gia' in eta' avanzata e nell'era dell'internet non e' difficile farsi da solo una sistematica ricerca su quanto avvenne in quei tempi sia sulla famiglia che sull'Italia , sul popolo ebraico e sull'umanita' in generale. Sto rileggendo "Se questo e' un uomo" di Primo Levi .Terribile. Unica parola che mi sento di esprimere. Impossibile? No.
La partenza sara' il 13.06.2010 il ritorno dopo cinque giorni. Il gruppo quello dell'esecito Israeliano. Io come padre di un soldato che e' caduto in una guerra, come padre di Naor che e' caduto forse non invano e' caduto per portare aiuto ai suoi compagni feriti. Non sara' facile questo viaggio ma ho deciso di farlo anche perche' data la mia eta' e' meglio prendere cio' che la vita di offre. Naor anche e' stato in quei posti e da quando mi ricordo torno' impressionato e piu' maturo. Certamente a tutti fa pensare. Un enorme disgrazia nazionale accanto a una disgrazia personale sara' in quei luoghi di tristezza.
Avner finito di scrivere il 28-05-2010

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