Non c'entra molto cio' scrivo con la famiglia Servi - Calo' comunque dato che io vivo qui' in questa terra, terra promessa,terra santa, terra difficile, cio' che sta succedendo merita un accenno in questo mio Blog. Da quel giorno in cui c'e' stato quell'attacco alla nave (pacifisti e non pacifisti) la situazione e' precipitata. Ho voluto aspettare a scrivere per dare modo a tutte le emozioni iniziali si fossero acquietate dentro di me. Come e' possibile che coloro che guidano questo paese non abbiano pensato che cio' che e' successo sarebbe potuto accadere? Io persona media del "popolo" dal primo giorno della partenza di questa operazione ho avuto di fronte ai miei occhi questa prospettiva o meglio anche la prospettiva ancora piu' tragica, quella di un vero e proprio massacro dei nostri soldati. Come e' possibile non aver preventito tale possibilita' assieme a tutte quelle piu' rosee? Non dipende solo da fatto che gente estremista, intransigente, fanatica si confrontano senza che la possibilita' di un dialogo sia la base dello scontro e il compromesso sia la soluzione, dipende dall'edicazione in cui queste generazioni sono state educate. La forza e' ancora alla base di tutto e di tutti. In questo caso solo adesso a conto fatto non si parla d'altro di come noi siamo stati "idioti", sia sui giornali che nelle conversazioni giornaliere. E se fossero morti nostri soldati dopo decisioni talmente non ponderate? chi avrebbe preso la responsabilta'? Chi prese la responsabilita' nella perdita di mio figlio? Anche quattro anni fa' la risposta fu quella di impreparazione, sbagli e leggerezza. Come si puo' agire con leggerezza quando ci sono di mezzo vite umane?
E se adesso ci sono madri e padri fratelli e sorelle in lutto per persone innocenti che sono morte a chi importa? sono morti in nove ...e questo e' solo un numero per i capi di stato, l'importante raggiungere lo scopo. E adesso? Come si va avanti? Cio che e' successo ci fara' capire una volta per tanto che non tutto possiamo fare da soli? Non posso lasciare questo paese ma e' cosi' difficile viverci. Non c'e' speranza poiche' ogni volta che si riesce a mettere la testa un po' fuori dell'acqua ecco che di nuovo sprofondiamo nel fondo. Anche questa volta ci siamo dati la zappa sui piedi.
E se adesso ci sono madri e padri fratelli e sorelle in lutto per persone innocenti che sono morte a chi importa? sono morti in nove ...e questo e' solo un numero per i capi di stato, l'importante raggiungere lo scopo. E adesso? Come si va avanti? Cio che e' successo ci fara' capire una volta per tanto che non tutto possiamo fare da soli? Non posso lasciare questo paese ma e' cosi' difficile viverci. Non c'e' speranza poiche' ogni volta che si riesce a mettere la testa un po' fuori dell'acqua ecco che di nuovo sprofondiamo nel fondo. Anche questa volta ci siamo dati la zappa sui piedi.
Nessun commento:
Posta un commento