giovedì, giugno 03, 2010

oggi 3-giugno 2010

Qualche settimana fa trovai su internet un sito di un giovane di Pardes Hanna. Uno dei suoi progetti che ha fatto durante la scuola di fotografia fu una serie di foto - disegni e grafica a fumetti per raccontare la "STORIA DI DEBEL". Questa storia fu l'ultima storia anche di Naor. Questo giovane che si chiama Dan Avraham era con Naor a Debel nella stessa unita', nello stesso gruppo e ha conosciuto Naor. Oggi ho avuto il coraggio di telefonargli sebbene con le lacrime agli occhi e il nodo alla gola.
 Mi ha confermato che Naor e' caduto sulla soglia della casa che e' stata colpita. Lui e' stato uno degli ultimi a vederlo ed anche a doverlo riconoscere.
Mi mandera' le foto del suo lavoro.

Oggi ho pensato anche alla mia partenza per la Polonia.
In Polonia dobbiamo arrivare con una ferita, o con la fame o con la stanchezza o con qualche cosa che ci fa male, forse solo cosi si potra' immedesimarsi in un "briciolo" di cio che le persone vive hanno passato.
Io arrivo con una ferita aperta da quasi quattro anni, questa ferita che non rimaginera' mai, questa ferita sara' con me in questa "andata" per cinque giorni in Polonia .Questa ferita assieme a tante altre ferite di persone ignote, di nomi conosciuti, di facce semplici ed innocenti si aggroviglieranno in un unico dolore. Dopo di che al mio ritorno a me rimarra' la mia ferita che certamente non sara' la stessa perche' niente si puo' dimenticare. Si puo' solo sperare nel meglio  e continuare a vivere per i nostri vivi come fecero all'ora.

   

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