Ogni due settimane con Barbara ci incontriamo assieme ad altri genitori che hanno perduto un figlio nella ultima guerra o non hanno piu' un figlio per malattia (cancro) anche nello stesso periodo. Le persone che appartengono a questo gruppo che e' condotto da due esperte, sono di tutti i tipi, siamo quattro coppie compreso noi, poi c'e' una vedova ( il marito e' morto di malattia mezzo anno dopo il figlio), una divorziata ed una donna moderatamente religiosa che viene senza il marito.
Ancora non ci sentiamo molto a nostro agio, non e' facile esprimersi sebbene sia l'unico foro dove ogniuno puo' capire l'altro, dove sebbene le diversita' di opinioni il dolore di ogniuno e ' il dolore di tutti noi. In un gruppo cosi' si possono fare e dire cose che non si possono condividere anche con i piu cari amici. In un gruppo cosi e' possibile piangere, e' possibile consigliare vie ed indirizzi per affrontare le giornate, i mesi gli anni che ci stanno avanti e che saranno cosi' difficili. cosi' incerti.
Uno dei problemi di un padre o di una madre e anche dei fratelli e' l'incertezza..... cosa sara' il domani, potremo tornare a fasteggiare? Dovremo metterci una maschera per gioire o sara' veramente una gioia come quella di prima sebbene la vita non e' piu' quella di prima ?
Sara' possibile gioire per poche ore e poi tornare alla realta' dura e incerta che ti accompagna minuto per minuto? E se capira' un'ulterione disgrazia? Come sara' possibile affrontarla ?
Uno dei presenti non riesce a distaccare dalla tomba e seguire il figlio che e' partito per il Nepal.
Una madre esperta in yoga cerca di farci capire ed entrare nel suo mondo spirituale nel quale lei trova tutte e tante forze per continuare giorno per giorno sentendo la vicinanza del figlio avendo gia superato ed assorbito la certezza che il figlio non tornera' piu' almeno fisicamente.
Un' altra madre non riesce a staccarsi di nessuna cosa appartenente alla stanza del figlio, i lenzuoli sono stati in bucato solo dopo un anno...
Durante l'incontro ho pensato ai minuti della mattina trascorsi da me, da solo accanto alla tomba di NAOR piena di fiori,..... gli ho parlato, gli ho raccontato del piu e del meno.... l'ho sentito cosi vicino mentre le lacrime piano piano mi riempivano la faccia ...
martedì, ottobre 16, 2007
sabato, ottobre 06, 2007
AL CIMITERO DA NAOR
Come facciamo spesso di sabato prima che faccia troppo caldo con Barbara vado al cimitero da Naor, portiamo un po' di fiori comprati il giorno prima nello spaccio del kibbutz. Oggi siamo andati in macchina invece che in bicicletta come di solito, era una calda e bella giornata, il kibbutz si stava appena svegliando come ogni sabato e per le viuzze e strade ben poche persone giravano.
Come al solito posteggiamo la macchina circa trecento metri dal posto dove giace Naor. Il posto e' molto ben curato e ordinato, le file delle tombe quasi tutte uguali l'unica differenza la quantita' di fiori o di piante che ogniuno ha.
Naor amava i fiori, le piante gli odori che usava per cucinare, come la salvia ed il rosmarino e questoe' quanto ha sulla tomba oltre ad altre piante.
Ci avviciniamo piano piano, ogniuno di noi rinchiuso in se stesso, poche porole, sappiano cosa ci aspetta, le lacrime sgorgano sensa nessun freno, la mente ritorna a quel giorno crudele, la mente ci porta nel pensare a come facciamo a vivere in tal modo.
Ed ecco che nell'arrivare sul posto e porgere la mano sul cuscinetto dove il nome di Naor e' inciso in lettere nere, precise e forti che i miei occhi afferrano che qualche cosa manca, qualche cosa e' cambiato..... si , si la bellissima pianta con i fiori bianchi e rossi che nel giro di piu' di un anno non e' mai stata "male", estete ed inverno ha dato fiori e padroneggiava sulla tomba fiera di fare compagnia a Naor... la pianta che Doron, mio figlio primogenito porto' il giorno del funerale.
non c'era piu'....
In quel momento mi e' preso un po' di sgomento ... come e' possibile? sto sognando o e' la verita'!? Come e' possibile rubare una pianta?
Come un disperato giro tra le tombe, mentre Barbara comincia a sistemare i fori che abbiamo portato.... Forse Erik il custode e giardiniere del cimitero la presa per sistemarla? Vado a vedere se si trova nel suo posto di lavoro, tutto questo mentre un pianto e un nodo mi afferrano la gola.
Dopo un quarto d'ora di ricerche, a pochi metri dalla tomba tra i cespugli e le pietre troviamo cio che ne era rimasto della pianta ...i fiori e la terra gia' un po' secca senza il vaso era tutto sparso in giro.
Un certo senso di gioia misto di dolore e disprezzo mi affera in quel momento. I fiori continueranno a vivere , gia' Barbara ha sistemato un nuovo vaso , ma per quale motivo profanare un tal posto con tal vandalismo per pochi soldi ?
Come al solito posteggiamo la macchina circa trecento metri dal posto dove giace Naor. Il posto e' molto ben curato e ordinato, le file delle tombe quasi tutte uguali l'unica differenza la quantita' di fiori o di piante che ogniuno ha.
Naor amava i fiori, le piante gli odori che usava per cucinare, come la salvia ed il rosmarino e questoe' quanto ha sulla tomba oltre ad altre piante.
Ci avviciniamo piano piano, ogniuno di noi rinchiuso in se stesso, poche porole, sappiano cosa ci aspetta, le lacrime sgorgano sensa nessun freno, la mente ritorna a quel giorno crudele, la mente ci porta nel pensare a come facciamo a vivere in tal modo.
Ed ecco che nell'arrivare sul posto e porgere la mano sul cuscinetto dove il nome di Naor e' inciso in lettere nere, precise e forti che i miei occhi afferrano che qualche cosa manca, qualche cosa e' cambiato..... si , si la bellissima pianta con i fiori bianchi e rossi che nel giro di piu' di un anno non e' mai stata "male", estete ed inverno ha dato fiori e padroneggiava sulla tomba fiera di fare compagnia a Naor... la pianta che Doron, mio figlio primogenito porto' il giorno del funerale.
non c'era piu'....
In quel momento mi e' preso un po' di sgomento ... come e' possibile? sto sognando o e' la verita'!? Come e' possibile rubare una pianta?
Come un disperato giro tra le tombe, mentre Barbara comincia a sistemare i fori che abbiamo portato.... Forse Erik il custode e giardiniere del cimitero la presa per sistemarla? Vado a vedere se si trova nel suo posto di lavoro, tutto questo mentre un pianto e un nodo mi afferrano la gola.
Dopo un quarto d'ora di ricerche, a pochi metri dalla tomba tra i cespugli e le pietre troviamo cio che ne era rimasto della pianta ...i fiori e la terra gia' un po' secca senza il vaso era tutto sparso in giro.
Un certo senso di gioia misto di dolore e disprezzo mi affera in quel momento. I fiori continueranno a vivere , gia' Barbara ha sistemato un nuovo vaso , ma per quale motivo profanare un tal posto con tal vandalismo per pochi soldi ?
lunedì, agosto 13, 2007
DOPO UN ANNO AGOSTO 2007
DA TEMPO NON SCRIVO, SONO STATO OCCUPATO CON LA PREPARAZIONE DELLA CERIMONIA IN RICORDO DI NAOR IL 9 AGOSTO.
UN MESE DIFFICILISSIMO, OGNI GIORNO UN RICORDO OGNI GIORNO UN PIANTO.
CI CONSOLA SOLAMENTE IL FATTO DI DOVERE ANDARE AVANTI PER I FIGLI E NIPOTI CHE CON NOI SODDIVIDOVO L'ESISTENZA ED IL DOLORE.
ABBIAMO RICORDATO NAOR AL CIMITERO IN UNA CERIMONIA BREVE MA MOLTO SENTITA, DEI PRESENTI NON CREDO CHE CI FOSSE UNO CHE NON SI E' COMMOSSO, LA PERDITA E STATA PROPRIO GRANDE.
BARBARA A RICORDATO NAOR ED IL VUOTO CHE HA LASCIATO, HA PARLATO DI QUESTO ANNO IN CUI LO SVEGLIARSI OGNI MATTINA CON LA CONSTATAZIONE DI ESSERE RIMASTI SENZA NAOR E' COSI' DIFFICILE CHE IL TRASCORRERE MINUTO PER MINUTO NECESSITA UN ENORME SFORZO PER ARRIVARE ALLA FINE DELLA GIORNATA.
GLI AMICI DI NAOR SIA DEL KIBUTZ CHE DELL'ESERCITO SI SONO RIUNITI A NOI NEL RICORDO.
IO HO LETTO CIO' CHE HO SCRITTO DURANTE LE NOTTATE INSONNE DI QUESTO ULTIMO ANNO.
HA APERTO LA CERIMONIA LA CANZONE ADATTA AL CARATTERE DI NAOR, " LA BABBIA LO RICORDERA'....", HA CHIUSO LA FUNZIONE LA CANZONE
UN MESE DIFFICILISSIMO, OGNI GIORNO UN RICORDO OGNI GIORNO UN PIANTO.
CI CONSOLA SOLAMENTE IL FATTO DI DOVERE ANDARE AVANTI PER I FIGLI E NIPOTI CHE CON NOI SODDIVIDOVO L'ESISTENZA ED IL DOLORE.
ABBIAMO RICORDATO NAOR AL CIMITERO IN UNA CERIMONIA BREVE MA MOLTO SENTITA, DEI PRESENTI NON CREDO CHE CI FOSSE UNO CHE NON SI E' COMMOSSO, LA PERDITA E STATA PROPRIO GRANDE.
BARBARA A RICORDATO NAOR ED IL VUOTO CHE HA LASCIATO, HA PARLATO DI QUESTO ANNO IN CUI LO SVEGLIARSI OGNI MATTINA CON LA CONSTATAZIONE DI ESSERE RIMASTI SENZA NAOR E' COSI' DIFFICILE CHE IL TRASCORRERE MINUTO PER MINUTO NECESSITA UN ENORME SFORZO PER ARRIVARE ALLA FINE DELLA GIORNATA.
GLI AMICI DI NAOR SIA DEL KIBUTZ CHE DELL'ESERCITO SI SONO RIUNITI A NOI NEL RICORDO.
IO HO LETTO CIO' CHE HO SCRITTO DURANTE LE NOTTATE INSONNE DI QUESTO ULTIMO ANNO.
HA APERTO LA CERIMONIA LA CANZONE ADATTA AL CARATTERE DI NAOR, " LA BABBIA LO RICORDERA'....", HA CHIUSO LA FUNZIONE LA CANZONE
domenica, giugno 17, 2007
RICORDANO NAOR ALLA SUA BASE
Giovedi 14 giugno 2007, poco piu' di dieci mesi dalla mancanza di Naor, lo hanno ricordato nella base dove ha fatto il sevizio militare per piu' di tre anni. La base si chiama Sirkin ed e' situata vicino a Tel Aviv. La base e' quella dell'unita speciale, comando Yael, oggi Yahalom ( Diamante). Dato che Naor e' caduto facendo parte di un reggimento dei paracadutisti abbiamo fatto richiesta ed e' stata accettata che Naor fosse riconosciuto come appartenete al genio ed a questa unita', quella dove ha fatto tutto il servizio militare.
La cerimonia e' stata semplice ed e' stata inclusa nella cerimonia annuale per tutti i caduti di questa piccola base. La foto di Naor e' stata aggiunta a quella di altri dodici caduti. Per ogni caduto e' stato piantato un albero di ulivo ..... un nuovo albero per Naor .
ecco quanto ho letto per l'occasione.
Sono passati piu di dieci mesi e siamo arrivati anche a questo giorno
Oggi noi ti ricordiamo Naor, qui a Sirkin, luogo dove per piu' di tre anni era diventato la tua seconda casa.
Oggi noi ti ricordiamo Naor, qui a Sirkin, luogo dove per piu' di tre anni era diventato la tua seconda casa.
Non ricordo quando durante il servizio militare ti sei lamentato nel lasciare la casa al mattino presto, con tutta la difficolta' di alzarsi, e sapendo che il ritorno a fine settimana sarebbe stato incerto.

Non ti lamentavi nemmeno quando ti dovevi presentare e lasciare la casa per un' azione improvvisa.
Hai fatto ogni cosa che dovevi fare perche' era tuo dovere di cittadino, per lo stato che amavi.....
Hai fatto ogni cosa che dovevi fare perche' era tuo dovere di cittadino, per lo stato che amavi.....
Solamente nel giorno della chiamata alla guerra non sei andato volentieri... e non sei tornato per la fine settimana...non sei piu' tornato....
Ci hai lasciato ed hai lasciato i tuoi cinque fratelli a continuare a vivere giorno per giorno con solo i ricordi, con i ricordi del passato.
Tra tutti i gruppi di amici che avevi , nel football, in kibutz,nelle gite per sciare, c'era anche il gruppo di amici dell'esercito
Non tutti abbiamo conosciuto all'ora, solo oggi noi scopriamo l'unione che c'era tra di voi, alle avventure ed ai momenti belli durante il periodo dell'esercito e dopo.
Non ricordo all'infuori di una azione che facesti a Gaza, che fossi riuscito a sapere da te quello che facevi all'esercito, sicuramente non volevi allarmarci.
Ci hai lasciato ed hai lasciato i tuoi cinque fratelli a continuare a vivere giorno per giorno con solo i ricordi, con i ricordi del passato.
Tra tutti i gruppi di amici che avevi , nel football, in kibutz,nelle gite per sciare, c'era anche il gruppo di amici dell'esercito
Non tutti abbiamo conosciuto all'ora, solo oggi noi scopriamo l'unione che c'era tra di voi, alle avventure ed ai momenti belli durante il periodo dell'esercito e dopo.
Non ricordo all'infuori di una azione che facesti a Gaza, che fossi riuscito a sapere da te quello che facevi all'esercito, sicuramente non volevi allarmarci.
In questa occasione vogliamo ringraziare tutti i compagni e comandanti del corpo Yaalom e dell'unita' Yael del passato e del presente che hanno fatto tutti gli sforzi per poter ricordare Naor in questo luogo.
E' difficile essere genitore senza un figlio.. non c'e niente che possa ricolmare il vuoto di un figlio che e' mancato ne' per i genitori ne'per i fratelli.
Solo una cosa ci consola un poco ... Naor, sei riuscito a vivere intensamente questi tuoi 25 anni.
non hai rinunciato a nessuna attivita' che ti piaceva, gite all'estero, sci e snowboard nelle montagne Europee, football e basketball, surf sul mare e con il vento ed in piu' ti interessavi
nel coltivare piante di ogni genere, ti piaceva cucinare e mangiare, curare animali e fotografia.....
עברו יותר מעשרה חודשים, והגענו גם ליום זה.היום אנו מנציחים אותך נאור כאן בסירקין מקום שבמשך יותר משלוש שנים הפך להיות בית שני שלך.
אני זוכר אותך שפעם אחד התלוננת בלכתך לבסיס למרות הקושי של לקום מוקדם בבוקר ולדעת שרק בסוף שבוע הייתה אולי חוזר .
לא התלוננת גם על כל הקפצות שהיו במשך הסופי שבוע.
עשית כל דבר כי יעדת שחובתך כאזרח למדינה שאהבת....רק ביום הגיוס לא הלכת ממש ברצון, וגם לא חזרתה לסוף השבוע.
השארת אותנו והחמש אחים שלך להמשיך לחיות יום יום עם הזיכרון שלך ועם העבר שלך.
בין כל המעגלי חברים שהיו לך, בכדורגל, בקיבוץ, בטיולי סקי, הייה לך גם מעגל של חברים מהצבא.
לא כולם הכרנו אז, רק היום אנו מגלים את הקרבה שהייתה בנכם, על החוויות המשותפות על בילויים יחד בזמן הסדיר ולאחר זה.
לא זכור לי שחוץ מפעולה אחד בעזה הצלחתי להוציא ממך סיפורים על מעשך בשרות לאחר שהפכת ללוחם..... וכמה רצינו לדעת. כנרה לא רצית להדאיג אתנו.
אנו מודים בהזדמנות זו לכל חברך והמפקדים של יעלום וסיירת יעל בעבר ובאווה שתמכו בנו בתקופה כל כך קשה ועשו כל המאמצים להנציח את נאור שלנו למשפחת "יעלום".
קשה לחיות כהורים שכולים ... אין החלפה לבנים ש"עוזבים" את ההורים ...ואת אחים.
רק דבר אחד מנחם אותנו קצת ...נאור הצלחת לנצל את ה25 שנה שלך באינטנסיביות.
לא חסכת בפעילויות, טיולים בחו"ל וסקי וסנובורד בהרי אירופה, כדורגל וכדורסל, גלישה בים וברחיפה, ובנוסף התעניינת בגידול צמחים, בישול, חיות וצילום ....הייתה גדול ועכשיו אתה חסר ל בטח לנו ולמשפחת סיירת יעל.
נזכור אותך לתמיד.
Eri "grande" e adesso ci manchi tanto, sicuramente manchi a noi ma anche alla famiglia del comando "YAEL" .
sarai sempre nel nostro cuore.
עברו יותר מעשרה חודשים, והגענו גם ליום זה.
היום אנו מנציחים אותך נאור כאן בסירקין מקום שבמשך יותר משלוש שנים הפך להיות בית שני שלך.
אני זוכר אותך שפעם אחד התלוננת בלכתך לבסיס למרות הקושי של לקום מוקדם בבוקר ולדעת שרק בסוף שבוע הייתה אולי חוזר .
לא התלוננת גם על כל הקפצות שהיו במשך הסופי שבוע.
עשית כל דבר כי יעדת שחובתך כאזרח למדינה שאהבת....רק ביום הגיוס לא הלכת ממש ברצון, וגם לא חזרתה לסוף השבוע.
השארת אותנו והחמש אחים שלך להמשיך לחיות יום יום עם הזיכרון שלך ועם העבר שלך.
בין כל המעגלי חברים שהיו לך, בכדורגל, בקיבוץ, בטיולי סקי, הייה לך גם מעגל של חברים מהצבא.
לא כולם הכרנו אז, רק היום אנו מגלים את הקרבה שהייתה בנכם, על החוויות המשותפות על בילויים יחד בזמן הסדיר ולאחר זה.
לא זכור לי שחוץ מפעולה אחד בעזה הצלחתי להוציא ממך סיפורים על מעשך בשרות לאחר שהפכת ללוחם..... וכמה רצינו לדעת. כנרה לא רצית להדאיג אתנו.
אנו מודים בהזדמנות זו לכל חברך והמפקדים של יעלום וסיירת יעל בעבר ובאווה שתמכו בנו בתקופה כל כך קשה ועשו כל המאמצים להנציח את נאור שלנו למשפחת "יעלום".
קשה לחיות כהורים שכולים ... אין החלפה לבנים ש"עוזבים" את ההורים ...ואת אחים.
רק דבר אחד מנחם אותנו קצת ...נאור הצלחת לנצל את ה25 שנה שלך באינטנסיביות.
לא חסכת בפעילויות, טיולים בחו"ל וסקי וסנובורד בהרי אירופה, כדורגל וכדורסל, גלישה בים וברחיפה, ובנוסף התעניינת בגידול צמחים, בישול, חיות וצילום ....הייתה גדול ועכשיו אתה חסר ל בטח לנו ולמשפחת סיירת יעל.
נזכור אותך לתמיד.
יום שבת 9 ליוני 2007
E' il 9 di giugno, sono passati precisamente 10 mesi dalla caduta di Naor
E' proprio in questo giorno c'e' la partita di calcio, la finale per la coppa della regione.
Lo scorso anno poche settimane prima dello scoppio della guerra abbiamo vinto la coppa.
C'era Naor ed ha giocato da grande ... Yanir era in India Aylon era all'esercito e non riusci ad uscire quel sabato. La coppa era nostra, Naor ne' era fiero ed entusiasta.
Di nuovo siamo sullo stesso campo, quest'anno senza Naor, questa volta con Yanir in porta e Aylon sul terreno di giuoco. E difficile per tutti, per i giocatori che vogliono la coppa anche per Naor, e' difficile per noi tutti, aspettavamo questo giorno da tempo sapevamo che sarebbe arrivato ma non sapevamo come sarebbe finito.
Io ho filmato la partita ogni tanto le lacrime riempirono i miei occhi, la partita era nervosa, Barbara e Liran ed un grande pubblico ai lati del campo ogniuno con il suo pensiero nel cuore...
Comincia la partita benino per noi , 1-1 al primo tempo sebbene che il nostro migliore giocatore Carmel viene allontanato per un piccolo fallo che non esisteva. Riprendiamo il secondo tempo e dopo una diecina di minuti siamo sul 3-1 per noi...... e qui arriva il brutto destino ... scontro violento ma casuale tra Yanir nostro ed un altro giocatore della nostra squadra.
Yanir si infortuna seriamente sebbene all'inizio non sapevamo quanto...
Entra in porta un sostituto non preparato.... si perde 4-3
Arriviamo all'ospedale e riscontrano a Yanir la frattura e lo spostamento della mandibola, viene operato la stessa notte ed il giorno dopo anche serrati i denti, per piu' di un mese ....
Yanir e' costretto a mangiare solo liquidi... viene aiutato da tutti gli amici pero' non e' facile non per lui non per noi neanche per i compagni... proprio un' altra ( queta volta piccola) mazzata... perche' ?
Ci vuole tanta forza e non sappiamo dove prenderla ... ma si va avanti giorno per giorno con la speranza del meno peggio.
Debora figlia di Bruna nel YOM HAZIKARON 2007
Ciao Piero In questa tristissima serata vi siamo tutti noi molto vicini.Be' lo siamo dal 9 di Agosto scorso ! Da quel giorno li, per noi ognigiorno e' Yom Hazikaron. Pensa che io e Daniela siamo venute aMaagan Michael quando siamo venute in Alia', 2 o 3 volte;non so se te lo ricordi; una volta siamo venute da te, e abbiamoconosciuto tua moglie Barbara; i tuoi bimbi erano ancorapiccoli; qualche mese dopo siamo tornati in Kibbutz con i miei ziidi Roma Sandra e Lello, e le loro figlie Debora e Micol. Eravamoda Clara, e Naor che credo avesse avuto 5 anni al massimo,correva nel giardinetto di Clara, dove noi ci si facevano le fotoper mandarle in Italia. Clara lo guardava impressionata e ci diceva:E' tremendo!!!" Volevamo che venisse a farsi una foto con noi,ma lui non voleva,era scatenatissimo e girava, correva, scalmanato; pero' inuna foto e' venuto; e quella e' stata l' unica foto che per caso avevodi Naor; piccolo piccolo, con i ricciolini rossi, magliettina biancae pantaloncini corti gialli.Io ti parlo di una foto che risale al 1986 circa; al momento dellanotizia eravamo a Roma; non puoi capire come l' abbiamo presa;i miei erano da ospedale. Noi ci facevamo forza, per i bambini.Ma in quel momento, Piero ti giuro che mi e' venuta in mente quellafoto; a distanza di piu' di 20' anni, mi e' venuto in mente quelbimbino, che ci veni' dietro scatenato durante la nostra visita alKibbutz, e non mi sono data pace fino a che l' ho trovata.quando l' ho trovata sono stata contenta. Si ho avuto piacere divedere le foto meravigliose del Bat Mitzva di tua figlia, dove misono resa conto di quanto Naor assomigli a te e alla tua mamma;gli stessi occhi ! Povero Naor, li in quell' Inferno di libano,per salvare i compagni, per soccorrere i feriti, per la sicurezzadel popolo, e ha dovuto pagare con la sua vita.Piero, non voglio rattristarti, voglio soltanto dirti di continuare adessere forte, sappiamo cosa sia Israele, sappiamo cosa e' la zava,e sappiamo piu' di ogni altro popolo al mondo cosa sia la guerra;E' cosi' difficile vivere in questo paese, ma e' l' unica casa cheabbiamo . Bellissimo il progetto, mi ha fatto rabbrividire;i 9 Eroi conquisteranno i cuori di tutti; sara' un sentiero frequentatissimoancora piu' di quanto lo e' oggi, ne sono sicura.Piero ti abbraccio forte forte, insieme alla tua bella famiglia,sii forte, siamo tutti fieri di Naor , Angelo del Paradiso !E da qui la mitica frase: -D-O prende solo i migliori.Comincio a credere che sia veroCiaoDeborah e famiglia
Ciao Piero In questa tristissima serata vi siamo tutti noi molto vicini.Be' lo siamo dal 9 di Agosto scorso ! Da quel giorno li, per noi ognigiorno e' Yom Hazikaron. Pensa che io e Daniela siamo venute aMaagan Michael quando siamo venute in Alia', 2 o 3 volte;non so se te lo ricordi; una volta siamo venute da te, e abbiamoconosciuto tua moglie Barbara; i tuoi bimbi erano ancorapiccoli; qualche mese dopo siamo tornati in Kibbutz con i miei ziidi Roma Sandra e Lello, e le loro figlie Debora e Micol. Eravamoda Clara, e Naor che credo avesse avuto 5 anni al massimo,correva nel giardinetto di Clara, dove noi ci si facevano le fotoper mandarle in Italia. Clara lo guardava impressionata e ci diceva:E' tremendo!!!" Volevamo che venisse a farsi una foto con noi,ma lui non voleva,era scatenatissimo e girava, correva, scalmanato; pero' inuna foto e' venuto; e quella e' stata l' unica foto che per caso avevodi Naor; piccolo piccolo, con i ricciolini rossi, magliettina biancae pantaloncini corti gialli.Io ti parlo di una foto che risale al 1986 circa; al momento dellanotizia eravamo a Roma; non puoi capire come l' abbiamo presa;i miei erano da ospedale. Noi ci facevamo forza, per i bambini.Ma in quel momento, Piero ti giuro che mi e' venuta in mente quellafoto; a distanza di piu' di 20' anni, mi e' venuto in mente quelbimbino, che ci veni' dietro scatenato durante la nostra visita alKibbutz, e non mi sono data pace fino a che l' ho trovata.quando l' ho trovata sono stata contenta. Si ho avuto piacere divedere le foto meravigliose del Bat Mitzva di tua figlia, dove misono resa conto di quanto Naor assomigli a te e alla tua mamma;gli stessi occhi ! Povero Naor, li in quell' Inferno di libano,per salvare i compagni, per soccorrere i feriti, per la sicurezzadel popolo, e ha dovuto pagare con la sua vita.Piero, non voglio rattristarti, voglio soltanto dirti di continuare adessere forte, sappiamo cosa sia Israele, sappiamo cosa e' la zava,e sappiamo piu' di ogni altro popolo al mondo cosa sia la guerra;E' cosi' difficile vivere in questo paese, ma e' l' unica casa cheabbiamo . Bellissimo il progetto, mi ha fatto rabbrividire;i 9 Eroi conquisteranno i cuori di tutti; sara' un sentiero frequentatissimoancora piu' di quanto lo e' oggi, ne sono sicura.Piero ti abbraccio forte forte, insieme alla tua bella famiglia,sii forte, siamo tutti fieri di Naor , Angelo del Paradiso !E da qui la mitica frase: -D-O prende solo i migliori.Comincio a credere che sia veroCiaoDeborah e famiglia
giovedì, maggio 24, 2007

Naor 1986,
Questa foto e' precisamente di ventanni fa', Naor aveva cinque anni.
Quando Naor era piccolo andavamo spesso a trovare la nonna Clara.
Ieri sfogliando l'album di fotografie del 1986 e trovando questa foto mi sono ricordato di quanto Naor amava quell'orsacchiotto fatto di maglia dalla nonna.
Dietro la foto la nonna scrisse una piccola dedica.
La casa della nonna era gia' dall'ora piena di tante piccole soprammobili, ricordi di tutto il suo passato.
Naor ne era molto attratto di tutte queste piccole chincaglierie, ogni tanto osava anche chiederne una di regalo che certo la nonna non sempre era riuscita a separarsene facilmente.
Naor nei suoi viaggi non dimentico' mai che la nonna amava queste piccole suvenirs, cosi che' arricchi la sua casa di piccole bamboline di ogni stato che visito' oltre ad altri piccoli regalini.
lunedì, marzo 12, 2007
10-marzo 2007 compleanno senza Naor
Naor mio,
oggi e' sabato, una bellissima giornata, proprio una giornata da compleanno!!
Naor non sei' piu' qui... sei con noi e dentro di noi.
E' oggi anche Purim ..ma tu non ti sei mascherato.
Due anni fa' mi feci una bella sorpresa....arrivasti zitto ..zitto dal Sud America..
quest'anno niente sorpresa...
quanto fui contento ero ...al settimo "celo"...dopo sei mesi di lontananza.
adesso sette mesi sono passati ......quanto sei lontano....... quanto sei vicino ....
amici erano qui con noi sabato ... tanti fiori ti hanno portato ... tra una risata e l'altra
mentre vedevamo il film di quando eri bambino ogniuno piangeva dentro di se....
una grande festa c'e' stata domenica sera al moadon Rio ad Herzelia
amici e non amici si sono riuniti per ricordarti....
cosi volevi ..cosi volevi essere ricordato tra i fumi dell'alcool ed i fumi delle sigarette.
tra tanti giovani e tante belle ragazze ......cosi abbiamo sentito...il tuo alito nella grande sala
tra la musica che ci assordiva finche'......abbiamo detto ciao Naor ... arrivederci all' anno prossimo.
volevi tanto comprare la macchina fotografica digitale ....ma non ci sei riuscito
adesso per il tuo compleanno l'abbiamo comprata noi, io e yanir fotograferemo e penseremo a te...
e' cosi difficile vivere senza di te. ti abbraccio abba
oggi e' sabato, una bellissima giornata, proprio una giornata da compleanno!!
Naor non sei' piu' qui... sei con noi e dentro di noi.
E' oggi anche Purim ..ma tu non ti sei mascherato.
Due anni fa' mi feci una bella sorpresa....arrivasti zitto ..zitto dal Sud America..
quest'anno niente sorpresa...
quanto fui contento ero ...al settimo "celo"...dopo sei mesi di lontananza.
adesso sette mesi sono passati ......quanto sei lontano....... quanto sei vicino ....
amici erano qui con noi sabato ... tanti fiori ti hanno portato ... tra una risata e l'altra
mentre vedevamo il film di quando eri bambino ogniuno piangeva dentro di se....
una grande festa c'e' stata domenica sera al moadon Rio ad Herzelia
amici e non amici si sono riuniti per ricordarti....
cosi volevi ..cosi volevi essere ricordato tra i fumi dell'alcool ed i fumi delle sigarette.
tra tanti giovani e tante belle ragazze ......cosi abbiamo sentito...il tuo alito nella grande sala
tra la musica che ci assordiva finche'......abbiamo detto ciao Naor ... arrivederci all' anno prossimo.
volevi tanto comprare la macchina fotografica digitale ....ma non ci sei riuscito
adesso per il tuo compleanno l'abbiamo comprata noi, io e yanir fotograferemo e penseremo a te...
e' cosi difficile vivere senza di te. ti abbraccio abba
lunedì, febbraio 19, 2007
che non sia solo un numero....
gennaio 2007
dopo sei mesi dalla caduta di Naor
CHE NON SIA SOLO UN NUMERO….
Un padre che ha perso un figlio in guerra disse:" noi combattiamo adesso per quelle famiglie che oggi girano per le strade e non sanno che sono famiglie che in potenza possono essere le prossime in lutto"
Io voglio unirmi a quel padre …noi genitori che piangiamo adesso sentiamo l’ obbligo di far sentire la nostra voce per quelle famiglie che prossimamente perderanno i loro cari figli…mariti… fratelli.
Se mi chiedo se sono arrabbiato?
Si’ lo sono!
Lo sono anche se non ho urlato, … non ho manifestato tutto il mio dolore… non sono andato in strada a dimostrare .
Verso chi sono arrabbiato?
Verso i comandanti dell'esercito a tutti i livelli.
Ma un senso di rabbia e’ pure rivolto verso me stesso in quanto non ho mai agito concretamente anche prima di questa guerra; che fossi potenzialmente un padre che avrebbe potuto perdere un figlio lo sapevo……………. E questo e’ proprio avvenuto il 9 agosto di questo anno..
Da anni avevo la sensazione, il timore, la quasi certezza che noi Israeliani non siamo piu’ quelli che eravamo, non siamo piu’ certi delle vittorie strepitose ….Ma queste riflessioni le esternavo solo in famiglia, tante volte ho detto che il nostro esercito non e' quello che era una volta, non perche’ i nostri giovani valgano meno, o non si sentano attaccati al Paese in cui sono nati e cresciuti, ma bensi’, perche’ coloro che ricoprono le piu’ alte cariche militari il piu’ delle volte non sono all’altezza del loro compito, per mestiere comandano, lavorano come fosse un Job qualsiasi… ma, purtroppo, quando scoppia una guerra i loro posti di responsabilita’ sono ad un livello altissimo : ci sono di mezzo esseri umani , dietro ad ognuno dei quali c’e’ un mondo, fatto di situazioni, sentimenti, legami…. questo deve essere preso in seria considerazione..
Dal mese di luglio, quando la Guerra ha avuto inizio, ho sempre pensato che per i nostri dirigenti politici o militari la quantita' di perdite in guerra e' solo un "numero" , un numero che quanto minore e’ meglio e' … pero' e’ sempre un numero……
… che importanza ha la perdita di un figlio, padre, fratello che per i loro cari e' un mondo intero che si dissolve e niente puo' essere di consolazione?
Il padre di uno dei comandanti (Eisenberg) di nostro figlio Naor attacco' in un articolo sul giornale i genitori che hanno perso figli in guerra”Non sanno questi genitori che in tutte le guerre ci sono morti? Cosa sono questi piagnistei?” ..Suo figlio generale di un battaglione dei paracadutisti durante un’operazione militare in Libano, ha dato ordine a 110 soldati di installarsi in una casa dove parte di loro, compreso mio figlio Naor, hanno trovato la morte …. e ancora sta dirigendo il battaglione !!! E’ comprensibile tutto questo? Per me e per tutta la mia famiglia non lo e’!
Nello stesso giorno in cui Udi Adam fu sostituito dal capo di stato maggiore, avvenne quello che avvenne….. furono fatti entrare nel Libano, di notte, la notte di tu-be-av (giorno dell'amore), una notte con la luna piena .. con un ritardo di ore , senza un preciso piano di azione, con cambiamenti di ordini durante la marcia ,reggimenti non preparati, senza esercitazioni preliminari, con equipaggiamenti dell'ultimo minuto…. E cosi' caddero 9 soldati ancora prima di cominciare a combattere. Chi e' responsabile di tutto questo?
Il capo di stato maggiore, o Caplinsky o il capo del battaglione Eisenberg o il capo delle operazioni Eisenskot che dopo cio'che e’ accaduto ha ricevuto una promozione ottenendo un posto di maggior livello ?
O forse e’ responsabile il capo del reggimento Zohar…… che non ha dato retta ai suoi soldati, i quali volevano abbandonare la casa, casa trappola, nel villaggio di Debel così che ci sarebbe stato meno pericolo?
In una serata di riconoscimento verso quelli che hanno combattuto questa ultima guerra è stato fatto salire sul palcoscenico anche il capo del reggimento Zohar per ricevere un attestato…. Come si sono permessi di fare una cosa del genere, ad un capo che ha fallito in modo eclatante, avendo grosse responsabilita’ per ciò che è accaduto al villaggio di Debel!!!!!!!
Alla fin fine, tutti compreso Amir Perez ( ministro della difesa), il capo di stato maggiore, vari generali ancora sono sulla cresta dell'onda e nessuno riesce a dire " ho sbagliato … io lascio"….
Un generale delle reserve mi disse poco tempo fa : "… non credere che quelli che verranno al posto di coloro che lasciano siano migliori…”A questo siamo arrivati.
Io sono angosciato ( arrabbiato) perche' dopo così poco tempo nessuno ricorda quelli che sono caduti, avrei voluto dai nostri ministri uno squillo di telefono ogni tanto….
Non per chiedermi " come stai?" poichè per me e per la mia famiglia questa domanda non ha più senso.
Ma vorrei che mi dicessero che i 160 morti di questa ultima guerra saranno sempre di fronte ai loro occhi ogni qualvolta debbano prendere decisioni nel futuro vicino o lontano.
Ad esempio quando si dice "no" ad uno come Assad, capo di stato della Siria, pronto a fare un piccolo passo verso di noi , devono pensare alle famiglie che saranno in lutto in seguito alla prossima guerra… perché i caduti non sono solo un ..numero
dopo sei mesi dalla caduta di Naor
CHE NON SIA SOLO UN NUMERO….
Un padre che ha perso un figlio in guerra disse:" noi combattiamo adesso per quelle famiglie che oggi girano per le strade e non sanno che sono famiglie che in potenza possono essere le prossime in lutto"
Io voglio unirmi a quel padre …noi genitori che piangiamo adesso sentiamo l’ obbligo di far sentire la nostra voce per quelle famiglie che prossimamente perderanno i loro cari figli…mariti… fratelli.
Se mi chiedo se sono arrabbiato?
Si’ lo sono!
Lo sono anche se non ho urlato, … non ho manifestato tutto il mio dolore… non sono andato in strada a dimostrare .
Verso chi sono arrabbiato?
Verso i comandanti dell'esercito a tutti i livelli.
Ma un senso di rabbia e’ pure rivolto verso me stesso in quanto non ho mai agito concretamente anche prima di questa guerra; che fossi potenzialmente un padre che avrebbe potuto perdere un figlio lo sapevo……………. E questo e’ proprio avvenuto il 9 agosto di questo anno..
Da anni avevo la sensazione, il timore, la quasi certezza che noi Israeliani non siamo piu’ quelli che eravamo, non siamo piu’ certi delle vittorie strepitose ….Ma queste riflessioni le esternavo solo in famiglia, tante volte ho detto che il nostro esercito non e' quello che era una volta, non perche’ i nostri giovani valgano meno, o non si sentano attaccati al Paese in cui sono nati e cresciuti, ma bensi’, perche’ coloro che ricoprono le piu’ alte cariche militari il piu’ delle volte non sono all’altezza del loro compito, per mestiere comandano, lavorano come fosse un Job qualsiasi… ma, purtroppo, quando scoppia una guerra i loro posti di responsabilita’ sono ad un livello altissimo : ci sono di mezzo esseri umani , dietro ad ognuno dei quali c’e’ un mondo, fatto di situazioni, sentimenti, legami…. questo deve essere preso in seria considerazione..
Dal mese di luglio, quando la Guerra ha avuto inizio, ho sempre pensato che per i nostri dirigenti politici o militari la quantita' di perdite in guerra e' solo un "numero" , un numero che quanto minore e’ meglio e' … pero' e’ sempre un numero……
… che importanza ha la perdita di un figlio, padre, fratello che per i loro cari e' un mondo intero che si dissolve e niente puo' essere di consolazione?
Il padre di uno dei comandanti (Eisenberg) di nostro figlio Naor attacco' in un articolo sul giornale i genitori che hanno perso figli in guerra”Non sanno questi genitori che in tutte le guerre ci sono morti? Cosa sono questi piagnistei?” ..Suo figlio generale di un battaglione dei paracadutisti durante un’operazione militare in Libano, ha dato ordine a 110 soldati di installarsi in una casa dove parte di loro, compreso mio figlio Naor, hanno trovato la morte …. e ancora sta dirigendo il battaglione !!! E’ comprensibile tutto questo? Per me e per tutta la mia famiglia non lo e’!
Nello stesso giorno in cui Udi Adam fu sostituito dal capo di stato maggiore, avvenne quello che avvenne….. furono fatti entrare nel Libano, di notte, la notte di tu-be-av (giorno dell'amore), una notte con la luna piena .. con un ritardo di ore , senza un preciso piano di azione, con cambiamenti di ordini durante la marcia ,reggimenti non preparati, senza esercitazioni preliminari, con equipaggiamenti dell'ultimo minuto…. E cosi' caddero 9 soldati ancora prima di cominciare a combattere. Chi e' responsabile di tutto questo?
Il capo di stato maggiore, o Caplinsky o il capo del battaglione Eisenberg o il capo delle operazioni Eisenskot che dopo cio'che e’ accaduto ha ricevuto una promozione ottenendo un posto di maggior livello ?
O forse e’ responsabile il capo del reggimento Zohar…… che non ha dato retta ai suoi soldati, i quali volevano abbandonare la casa, casa trappola, nel villaggio di Debel così che ci sarebbe stato meno pericolo?
In una serata di riconoscimento verso quelli che hanno combattuto questa ultima guerra è stato fatto salire sul palcoscenico anche il capo del reggimento Zohar per ricevere un attestato…. Come si sono permessi di fare una cosa del genere, ad un capo che ha fallito in modo eclatante, avendo grosse responsabilita’ per ciò che è accaduto al villaggio di Debel!!!!!!!
Alla fin fine, tutti compreso Amir Perez ( ministro della difesa), il capo di stato maggiore, vari generali ancora sono sulla cresta dell'onda e nessuno riesce a dire " ho sbagliato … io lascio"….
Un generale delle reserve mi disse poco tempo fa : "… non credere che quelli che verranno al posto di coloro che lasciano siano migliori…”A questo siamo arrivati.
Io sono angosciato ( arrabbiato) perche' dopo così poco tempo nessuno ricorda quelli che sono caduti, avrei voluto dai nostri ministri uno squillo di telefono ogni tanto….
Non per chiedermi " come stai?" poichè per me e per la mia famiglia questa domanda non ha più senso.
Ma vorrei che mi dicessero che i 160 morti di questa ultima guerra saranno sempre di fronte ai loro occhi ogni qualvolta debbano prendere decisioni nel futuro vicino o lontano.
Ad esempio quando si dice "no" ad uno come Assad, capo di stato della Siria, pronto a fare un piccolo passo verso di noi , devono pensare alle famiglie che saranno in lutto in seguito alla prossima guerra… perché i caduti non sono solo un ..numero
mercoledì, febbraio 14, 2007
NELLY E I CENTO ANNI DELL'ARTE ISRAELIANA
Nelly e' la moglie del mio nipote Roberto.
Nelly piu' di un anno fa' mi disse che stava pensando ad un grosso progetto, portare l'arte Israeliana a Milano.
Il progetto mi sembrava enorme e penso che anche a lei.
Ma Nelly con coraggio,pazienza e competenza ci e' riuscita e in grande. Io sono stato all'apertura, giornata emozionante per tutti.
L'esibizione e' durata piu' di due mesi ed e' stata eccezionale sia come organizazione sia come qualita' di opere esposte.
Oggi dopo piu' di un mese dalla chiusura della mostra sento il dovere di scrivere queste parole di elogio a Nelly, con la speranza che non si fermera' qui .... questo primo passo possa portare ad altre grosse e riuscite esperienze nel futuro, in Itala o in Israel...
Brava!!
Avner
agiungo qui i siti che spiegano meglio di tutto quanto e' stato portato a Milano
http://www.israelearte.org/news.htm
http://www.mosaico-cem.it/article.php?section=intervista&id=17
http://www.mosaico-cem.it/article.php?section=speciale&id=8
http://fuoridalghetto.blogosfere.it/2006/10/sogni_e_incubi_di_israele_raccontati_dai_suoi_arti.html
Nelly piu' di un anno fa' mi disse che stava pensando ad un grosso progetto, portare l'arte Israeliana a Milano.
Il progetto mi sembrava enorme e penso che anche a lei.
Ma Nelly con coraggio,pazienza e competenza ci e' riuscita e in grande. Io sono stato all'apertura, giornata emozionante per tutti.
L'esibizione e' durata piu' di due mesi ed e' stata eccezionale sia come organizazione sia come qualita' di opere esposte.
Oggi dopo piu' di un mese dalla chiusura della mostra sento il dovere di scrivere queste parole di elogio a Nelly, con la speranza che non si fermera' qui .... questo primo passo possa portare ad altre grosse e riuscite esperienze nel futuro, in Itala o in Israel...
Brava!!
Avner
agiungo qui i siti che spiegano meglio di tutto quanto e' stato portato a Milano
http://www.israelearte.org/news.htm
http://www.mosaico-cem.it/article.php?section=intervista&id=17
http://www.mosaico-cem.it/article.php?section=speciale&id=8
http://fuoridalghetto.blogosfere.it/2006/10/sogni_e_incubi_di_israele_raccontati_dai_suoi_arti.html
domenica, febbraio 04, 2007
Un sabato con la mamma Clara
Sabato scorso sono andato a passare qualche minuto con la mamma.
Abbiamo parlato di diverse cose ma sempre il discorso finisce sul passato, e sul passato del periodo della guerra ....
Tiro' fuori un articolo scritto da Apulia ne 1972 sugli anni 43-45 che Italo forse lo fece arrivare alla mamma Clara( lei non si ricorda).
lo aggiungo qui perche' e' molto interessante.
Prendemmo alloggio nell'appartamento di Lidia Tarducci, situato nel vicolo delle carceri. Era per noi un'isola di salvezza in,un mare di pericoli. Benedicemmo quella casina che ci ha accolto e nascosto.
L'appartamento consisteva in una cucina triangolare, piccola con un fornello a carbone e un lavello di terraglia. C'era poi il tinello, con un tavolino dove a malapena si poteva mangiare in sei, per cui a turno il settimo doveva mangiare col piatto sulle ginocchia. Si beveva tutti in un unico bicchiere. C'era la camera da letto con due letti dove dormivamo in quattro. Gli altri tre avevano trovato una camera gelata in casa Moretti. Dalla nostra camera si accedeva ad uno stanzino di un metro di larghezza che fungeva da gabinetto e dispensa viveri. Dormivamo in compania dei topi che scorrazzavano iberamente nella così detta dispensa.
Le settimane passavano ed il fronte si era fermato a Cassino. Noi donne facevamo lavori a maglia in cambio di pane e focacce.Seprio e Italo scrivevano novelle e facevano disegni. Alberto andava dal suo cliente Osimani alla Recanatese Trasporti. Papà si univa al Capocantoniere Morena in lunge passeggiàte.
Dal 15 al 30 Giugno ci fu un periodo peggiore: verifiche di documenti, rastrellamenti ora in città, ora in campa~a;rialzo dei prezzi, scarsità di prodotti. Una domenica passeggiavo per il corso quando una pattuglia fascista ci fermò: verificò i documenti di tre giovani davanti a noi e disse "Andate pure". Per fortuna a noi non chiesero nulla. Un mattino mi recai a comperare il latte: ecco il suono delle campane a martello si abbassano le saracinesche dei negozi; .la città si fa deserta. "Che succede?" chiedo. Senza rispondere mi indicano un tedesco che stava mobilitando tutti gli uomini per portare a nord il bestiame requisito e ammassato al campo sportivo.
Vidi le SS pronte a tutto e i guastatori che rovinavano ogni cosa anche nei garage e magazzini dei fascisti. Per quindici giorni non avevamo nè luce nè acqua potabile. Supplivamo l'illuminazione con pezzetti di plexiglass infilati in patate. Per l'acqua potabile il Conte Canale aveva messo a disposizione il suo pozzo e dovevamo fare la coda per avere un fiasco d'acqua a famiglia. Ber cucinare usavamo l'acqua di mare che le
nostre vicine andavano a prendere a Porto Recanati con una damigiana.
Sentendo l'avvicinarsi del fronte il Podestà, Conte Leopardi, diede ordine di aprire i granai e distribuì gratuitamente un quintale di grano a famiglia., facendo cosi trovare i magazzini vuoti alle truppe tedesche in ritirata.
Arriva una formazione aerea di caccia inglesi: sono le cinque del pomeriggio. I caccia passano sulla casa Moretti e poi sulla nostra. Appena sono sopra a noi mitragliano dei camion tedesci carichi di benzina, ma nessun danno a noi.
Tutti erano assetati di notizie e poichè erano state interrotte le comunicazioni, un amico construì una radio ricevente a pila. I fratelli trascrivevano le notizie e le portavano dal barbiere. Una sera una pattuglia fascista di presentò in casa Moretti a chiedere se abitavano lì due fratelli. Per fortuna a causa del coprifuoco avevano traslocato in una casa vicina alla nostra. In effetti le pattuglie cercavano due altri fratelli che avevano radiotrasmittenti; li trovarono a Loreto e li fucilarono.
Ed eccoci al 30 Giugno. Un ufficiale tedesco di ferma all'albergo e prima di allontanarsi dice: "Domani pagheranno gli Inglesi". I tedeschi tagliano i fili della luce, fanno saltare i ponti, requisiscono carretti e cavalli e si ritirano verso il Nord. Alle cinque annunciare l'arrivo degli Alleati.
Scendemmo nei sotterranei delle prigioni e presto vedemmo un nuvolo di polvere snodarsi nella vallata. Arriva una camionetta per assicurarsi che i tedschi se n'erano andati e poi il grosso: una colonna di carri annati con militari polacchi.
In quel periodo abbiamo visto la vera miseria: vicino a noi in uno stanzino buio abitava la vecchia Stamura col figlio Armandino, paralitico, che girava in una carrozzella ringraziamenti e consumati per terra in mancanza di sedie.
Carmen Tiboni, figlia del custode delle carceri. Pregava per il suo padre, malato di cancro.
Una notte un aereo tedesco lasciò cadere un governale con 50 spezzoni incendiari. Vedemmo una pioggia di fuoco intorno a noi.
I prodotti industriali venivano a mancare. I negozi erano quasi vuoti. I prezzi erano saliti alle stelle: il filo per cucire si vendeva a una lira il metro, le calze erano introvabili. Ricordo che io mi feci un paio di calze con cotone grosso, ed anche un paio di scarpe con la suola di legno e la tomaia ricavata da una vecchia camicia di un polacco.
Papà fu assunto al Comune come ingegnere e al Ginnasio come professore di matematica, Alberto continuò a lavorare per i suoi clienti della zona; Seprio fu interprete alla RAF e insegnante di italiano in un corso per militari; io detti lezioni di italiano agli inglesi e di inglese agli italiani.
E il 25 Aprile la radio emise una voce nuova che allargò il cuore: "Radio Busto Arsizio: i partigIani hanno liberato Gallarate".
Appena possibile la mamma e Alberto andarano a Gallarate. La nostra casa era stata occupata da fascisti: mancava moltatoba, sul letto vi erano lenzuola bruciate, la cantina era vuota, nella sala si era installata una famiglia che vi dormiva coi polli e conigli e spaccava la legna rovinando il pavimento. Il Comune ordinò di far sgombrare la casa.
Nel giugno tornammo tutti viaggiando su un camion. Sul viale Milano che conduce a Gallarate un partigiano ci salutò con queste parole: " A nome del Sindaco vengo a porgere il ben tornato al bravo Ingegnere ed alla sua famiglia". A papà fu chiesta una dichiarazione per punire i suoi persecutori e la risposta fu: "Perdono a tutti coloro che
mi hanno fatto del male."
Scritto dalla mia sorella Apulia nel 1972
ltalo Servi
Abbiamo parlato di diverse cose ma sempre il discorso finisce sul passato, e sul passato del periodo della guerra ....
Tiro' fuori un articolo scritto da Apulia ne 1972 sugli anni 43-45 che Italo forse lo fece arrivare alla mamma Clara( lei non si ricorda).
lo aggiungo qui perche' e' molto interessante.
Prendemmo alloggio nell'appartamento di Lidia Tarducci, situato nel vicolo delle carceri. Era per noi un'isola di salvezza in,un mare di pericoli. Benedicemmo quella casina che ci ha accolto e nascosto.
L'appartamento consisteva in una cucina triangolare, piccola con un fornello a carbone e un lavello di terraglia. C'era poi il tinello, con un tavolino dove a malapena si poteva mangiare in sei, per cui a turno il settimo doveva mangiare col piatto sulle ginocchia. Si beveva tutti in un unico bicchiere. C'era la camera da letto con due letti dove dormivamo in quattro. Gli altri tre avevano trovato una camera gelata in casa Moretti. Dalla nostra camera si accedeva ad uno stanzino di un metro di larghezza che fungeva da gabinetto e dispensa viveri. Dormivamo in compania dei topi che scorrazzavano iberamente nella così detta dispensa.
Le settimane passavano ed il fronte si era fermato a Cassino. Noi donne facevamo lavori a maglia in cambio di pane e focacce.Seprio e Italo scrivevano novelle e facevano disegni. Alberto andava dal suo cliente Osimani alla Recanatese Trasporti. Papà si univa al Capocantoniere Morena in lunge passeggiàte.
Dal 15 al 30 Giugno ci fu un periodo peggiore: verifiche di documenti, rastrellamenti ora in città, ora in campa~a;rialzo dei prezzi, scarsità di prodotti. Una domenica passeggiavo per il corso quando una pattuglia fascista ci fermò: verificò i documenti di tre giovani davanti a noi e disse "Andate pure". Per fortuna a noi non chiesero nulla. Un mattino mi recai a comperare il latte: ecco il suono delle campane a martello si abbassano le saracinesche dei negozi; .la città si fa deserta. "Che succede?" chiedo. Senza rispondere mi indicano un tedesco che stava mobilitando tutti gli uomini per portare a nord il bestiame requisito e ammassato al campo sportivo.
Vidi le SS pronte a tutto e i guastatori che rovinavano ogni cosa anche nei garage e magazzini dei fascisti. Per quindici giorni non avevamo nè luce nè acqua potabile. Supplivamo l'illuminazione con pezzetti di plexiglass infilati in patate. Per l'acqua potabile il Conte Canale aveva messo a disposizione il suo pozzo e dovevamo fare la coda per avere un fiasco d'acqua a famiglia. Ber cucinare usavamo l'acqua di mare che le
nostre vicine andavano a prendere a Porto Recanati con una damigiana.
Sentendo l'avvicinarsi del fronte il Podestà, Conte Leopardi, diede ordine di aprire i granai e distribuì gratuitamente un quintale di grano a famiglia., facendo cosi trovare i magazzini vuoti alle truppe tedesche in ritirata.
Arriva una formazione aerea di caccia inglesi: sono le cinque del pomeriggio. I caccia passano sulla casa Moretti e poi sulla nostra. Appena sono sopra a noi mitragliano dei camion tedesci carichi di benzina, ma nessun danno a noi.
Tutti erano assetati di notizie e poichè erano state interrotte le comunicazioni, un amico construì una radio ricevente a pila. I fratelli trascrivevano le notizie e le portavano dal barbiere. Una sera una pattuglia fascista di presentò in casa Moretti a chiedere se abitavano lì due fratelli. Per fortuna a causa del coprifuoco avevano traslocato in una casa vicina alla nostra. In effetti le pattuglie cercavano due altri fratelli che avevano radiotrasmittenti; li trovarono a Loreto e li fucilarono.
Ed eccoci al 30 Giugno. Un ufficiale tedesco di ferma all'albergo e prima di allontanarsi dice: "Domani pagheranno gli Inglesi". I tedeschi tagliano i fili della luce, fanno saltare i ponti, requisiscono carretti e cavalli e si ritirano verso il Nord. Alle cinque annunciare l'arrivo degli Alleati.
Scendemmo nei sotterranei delle prigioni e presto vedemmo un nuvolo di polvere snodarsi nella vallata. Arriva una camionetta per assicurarsi che i tedschi se n'erano andati e poi il grosso: una colonna di carri annati con militari polacchi.
In quel periodo abbiamo visto la vera miseria: vicino a noi in uno stanzino buio abitava la vecchia Stamura col figlio Armandino, paralitico, che girava in una carrozzella ringraziamenti e consumati per terra in mancanza di sedie.
Carmen Tiboni, figlia del custode delle carceri. Pregava per il suo padre, malato di cancro.
Una notte un aereo tedesco lasciò cadere un governale con 50 spezzoni incendiari. Vedemmo una pioggia di fuoco intorno a noi.
I prodotti industriali venivano a mancare. I negozi erano quasi vuoti. I prezzi erano saliti alle stelle: il filo per cucire si vendeva a una lira il metro, le calze erano introvabili. Ricordo che io mi feci un paio di calze con cotone grosso, ed anche un paio di scarpe con la suola di legno e la tomaia ricavata da una vecchia camicia di un polacco.
Papà fu assunto al Comune come ingegnere e al Ginnasio come professore di matematica, Alberto continuò a lavorare per i suoi clienti della zona; Seprio fu interprete alla RAF e insegnante di italiano in un corso per militari; io detti lezioni di italiano agli inglesi e di inglese agli italiani.
E il 25 Aprile la radio emise una voce nuova che allargò il cuore: "Radio Busto Arsizio: i partigIani hanno liberato Gallarate".
Appena possibile la mamma e Alberto andarano a Gallarate. La nostra casa era stata occupata da fascisti: mancava moltatoba, sul letto vi erano lenzuola bruciate, la cantina era vuota, nella sala si era installata una famiglia che vi dormiva coi polli e conigli e spaccava la legna rovinando il pavimento. Il Comune ordinò di far sgombrare la casa.
Nel giugno tornammo tutti viaggiando su un camion. Sul viale Milano che conduce a Gallarate un partigiano ci salutò con queste parole: " A nome del Sindaco vengo a porgere il ben tornato al bravo Ingegnere ed alla sua famiglia". A papà fu chiesta una dichiarazione per punire i suoi persecutori e la risposta fu: "Perdono a tutti coloro che
mi hanno fatto del male."
Scritto dalla mia sorella Apulia nel 1972
ltalo Servi
Parole dette al funerale .....
Tamara
Ti ho conusciuta quando eravamo giovani dell'eta' di tredici anni, arrivasti da Israele in Italia e nello stesso giorno mi dicesti: " all'eta' di diciotto anni tornero' in Israel.
E cosi' fu'
Dopo tre anni in Italia a Torino sei passata con I tuoi genitori in California, non volevi lasciarci dato che avevi un forte legame con tutti noi, con I ragazzi del collegio, con me, con Lucio( Uri), Guido, mia sorella Rosalba, Flora, e I direttori Avraham e Raya che tanto amavi.
Tra di noi ci fu una promessa: ci rivedremo in terra di Israel.
E cosi' fu'.
Il nostro legame continuo' tramite lettere fino all'eta' di venticinque anni, tempo in cui feci l'alia', anno in cui le nostre strade si incontrarono nuovamente, studiavi all'ora all'universita' di Gerusalemme, pero' cosi' amavi la vita del Kibbutz che non fu' un problema per te seguirmi a Maagan Michael.
Ci nacquero due figli, Dikla e Doron, dopo di che sebbene la nostra separazione continuo' una grossa amicizia e assieme abbiamo fatto crescere I nostri figli con unione, comprensione e amore.
Quando ogniuno di noi formo' una nuova famiglia, si riusci' con armonia a formare quasi una grossa famiglia, e tutto questo molto….molto per tuo merito, per il merito delle tue qualita', la pazienza, l'amore e la semplicita' che erano in te.
Ogni giorno tra le cinque e le sei del mattino, ci incontravamo nella Plasson, il nostro posto di lavoro, negli uffici ancora bui, e ci scambiavamo parole sui nostri figli, sui nostri nipoti, su la tua salute, c'erano momenti che mi sembrava che col tuo coraggio e le cure fosti riuscita a combattere e vincere quella terribile malattia che ti colpi' otto anni fa', …ne ero felice….. pero' non cosi e' stata la fine…..
Di nuovo le nostre strade si dividono, noi tutti ci cureremo dei figli e dei nipoti tuoi, nostri…. E ti ricorderemo per sempre.
Avner
Ti ho conusciuta quando eravamo giovani dell'eta' di tredici anni, arrivasti da Israele in Italia e nello stesso giorno mi dicesti: " all'eta' di diciotto anni tornero' in Israel.
E cosi' fu'
Dopo tre anni in Italia a Torino sei passata con I tuoi genitori in California, non volevi lasciarci dato che avevi un forte legame con tutti noi, con I ragazzi del collegio, con me, con Lucio( Uri), Guido, mia sorella Rosalba, Flora, e I direttori Avraham e Raya che tanto amavi.
Tra di noi ci fu una promessa: ci rivedremo in terra di Israel.
E cosi' fu'.
Il nostro legame continuo' tramite lettere fino all'eta' di venticinque anni, tempo in cui feci l'alia', anno in cui le nostre strade si incontrarono nuovamente, studiavi all'ora all'universita' di Gerusalemme, pero' cosi' amavi la vita del Kibbutz che non fu' un problema per te seguirmi a Maagan Michael.
Ci nacquero due figli, Dikla e Doron, dopo di che sebbene la nostra separazione continuo' una grossa amicizia e assieme abbiamo fatto crescere I nostri figli con unione, comprensione e amore.
Quando ogniuno di noi formo' una nuova famiglia, si riusci' con armonia a formare quasi una grossa famiglia, e tutto questo molto….molto per tuo merito, per il merito delle tue qualita', la pazienza, l'amore e la semplicita' che erano in te.
Ogni giorno tra le cinque e le sei del mattino, ci incontravamo nella Plasson, il nostro posto di lavoro, negli uffici ancora bui, e ci scambiavamo parole sui nostri figli, sui nostri nipoti, su la tua salute, c'erano momenti che mi sembrava che col tuo coraggio e le cure fosti riuscita a combattere e vincere quella terribile malattia che ti colpi' otto anni fa', …ne ero felice….. pero' non cosi e' stata la fine…..
Di nuovo le nostre strade si dividono, noi tutti ci cureremo dei figli e dei nipoti tuoi, nostri…. E ti ricorderemo per sempre.
Avner
domenica, gennaio 14, 2007
14-01-2007
Sono le undici di sera e piu'.
Addio Tamara compagna, amica, madre dei miei adorati figli....Tamara e deceduta nel pomeriggio lasciandoci soli, lasciando Dikla' e Doron i miei figli, lasciando Ayala e Devora', lasciando un grande vuoto in tutti noi, in tutta la grossa famiglia che si era riusciti a formare con tanta armonia fra tutti. Ha lasciato Efraim il piccolo nipotino appena nato, Yonatan.... ha lasciato Maya, Gal, Yuval i nostrin nipoti... ha lasciato la grossa famiglia "Plasson" alla quale ha dato tutta se stessa specie negli anni di malattia...
Tamara sebbene nella sua semplicita' era una donna nobile .. cosi ha vissuto specie gli ultimi anni
combattento, stringendo i denti e con grossa volonta' e riuscita a farcela per otto anni...finche' la malattia e' stata piu forte ed a vinto... la ricorderemo per sempre.
Giornata triste per Maagan Michael .... domani accompagneremo al cimitero anche una bella ragazza di venti anni che si e' tolta la vita.....si piange tanto in Kibbutz anche per i figli degli altri ...i figli del Kibbutz come fossero figli comuni.. figli della comunita'.....e' proprio cosi'.
mercoledì, gennaio 10, 2007
TAMARA
Tamara e' la madre dei miei due primi figli, Dikla' e Doron, la conobbi quando avevo tredici anni ed ero a Torino nel collegio famoso di Via Lombroso. Del collegio ne parlero' un altro giorno, adesso voglio scrivere qualche cosa su Tamara che purtroppo sta' contanto i suoi giorni all'eta di sessanta anni.
Piu' di otto anni fa ha riscontrato di avere il cancro ed ha combattuto per tutto questo tempo con alti e bassi ma con tanta speranza... il lavoro dalla mattina alla sera e' stato un grosso supporto per lei e fino a pochi giorni fa ci incotravamo nei corridoi della fabbrica. Adesso sta finendo.... ogni giorno sempre peggio....
Tamara dopo l'Italia e' dovuta passare con i genitori in California ma mi promise che all'eta' di diciotto anni sarebbe tornata in Israele paese dove aveva fatto le prime classi delle elemetari prima di arrivare in Italia.
Pure io feci la promessa...
Cosi fu', fino a venticinque anni siamo rimasti in contatto, a venti ci siamo visti in Israele quando feci un viaggio, a ventitre dopo la guerra dei sei giorni ci vedemmo di nuovo e il cinque dicembre 1968 mi venne a prendere a Haifa.
Io feci l'alia' .
Era una bellissima giornata di sole estivo lei era con Avraham e Raya e mi accompagnarono al kibbutz di Maagan Michael.
Tamara faceva l'universita' a Gerusalemme, andai a trovarla un sabato e cosi fu' che le nostre strade si incontraro di nuovo dopo dieci anni... nacque Dikla' ..nacque Doron .... scoppio la guerra del Kippur... si ando' in California dai genitori ..... ci separammo..... cosi le strade si divisero nuovamente ma abbiamo continuato ad avere buoni rapporti sia per allevare i figli ancora piccoli e sostenersi l'un l'altro nei momenti difficili'.... cominciammo da amici e finiamo adesso la nostra amicizia con il suo allontanarsi per sempre...
Dikla' e Doron rimangono adesso soli con me e con il dolore doppio in questo terribile anno... Naor e la loro mamma ....
Piu' di otto anni fa ha riscontrato di avere il cancro ed ha combattuto per tutto questo tempo con alti e bassi ma con tanta speranza... il lavoro dalla mattina alla sera e' stato un grosso supporto per lei e fino a pochi giorni fa ci incotravamo nei corridoi della fabbrica. Adesso sta finendo.... ogni giorno sempre peggio....
Tamara dopo l'Italia e' dovuta passare con i genitori in California ma mi promise che all'eta' di diciotto anni sarebbe tornata in Israele paese dove aveva fatto le prime classi delle elemetari prima di arrivare in Italia.
Pure io feci la promessa...
Cosi fu', fino a venticinque anni siamo rimasti in contatto, a venti ci siamo visti in Israele quando feci un viaggio, a ventitre dopo la guerra dei sei giorni ci vedemmo di nuovo e il cinque dicembre 1968 mi venne a prendere a Haifa.
Io feci l'alia' .
Era una bellissima giornata di sole estivo lei era con Avraham e Raya e mi accompagnarono al kibbutz di Maagan Michael.
Tamara faceva l'universita' a Gerusalemme, andai a trovarla un sabato e cosi fu' che le nostre strade si incontraro di nuovo dopo dieci anni... nacque Dikla' ..nacque Doron .... scoppio la guerra del Kippur... si ando' in California dai genitori ..... ci separammo..... cosi le strade si divisero nuovamente ma abbiamo continuato ad avere buoni rapporti sia per allevare i figli ancora piccoli e sostenersi l'un l'altro nei momenti difficili'.... cominciammo da amici e finiamo adesso la nostra amicizia con il suo allontanarsi per sempre...
Dikla' e Doron rimangono adesso soli con me e con il dolore doppio in questo terribile anno... Naor e la loro mamma ....
venerdì, gennaio 05, 2007
IL MESE DI DICEMBRE
E' passato il mese di dicembre, hanika', natale, hag hakorban, tre feste per le tre religioni monoteistiche nel mondo, e forse nessuno sa che a Haifa ogni Sabato di questo mese viene festeggiato con spettacoli, folclore, cibi tipici dalle tre popolazioni assieme che vivono in Israele.
In questi giorni, siamo stati un sabato ed abbiamo girato per piu' di 6 ore, sembra che in questa terra santa siano tutti fratelli, amici e compagni senza odio e rancore. Forse quella gente che girava nelle piccole e strette strade di Haifa, ebrei, cristiani, e mussulmani ( wady nissanim) potrebbero sedersi a tavolino e firmare questa pace tanto voluta?
Rosalba mia sorella in questo mese era in Israele, sia per stare un po' con nostra madre sia per stare un po' con la figlia adorata Sonia, sia per stare con i due fratelli, il sottoscritto e Moshe ghedalia, una volta detto Guido.
Ogni volta che Rosy (cosi io la chiamo da quando ha conosciuto Viky) viene in Israele a me da un po' di sollievo, sia perche' si cura un po' la mamma sia perche' abbiamo cosi tante cose in comune che stiamo proprio bene assieme... insomma non c'e' come una sorella.
Due settimane fa siamo stati invitati ad una cerimonia qui' vicino al kibutz in onore degli ufficiali che hanno combattuto questa ultima guerra.... ci siamo andati non tanto volentieri ed alla fine ne siamo usciti anche un po' colpiti. Hanno, dopo i vari discorsi e commemorazione dei soldati caduti, fatto salire sulla "bama" a prendere il riconoscimento, il capo del reggimento con il quale Naor era entrato in Libano..... proprio quello che ha dato l'ordine a 110 soldati di entrate in quella casa che alla fine e' stato una trappola da morti. La cosa ci ha fatto proprio male... proprio in questi mesi dove l'opinione pubblica e' furiosa con tutti gli alti ufficiali incapaci ed inesperti.
Ieri e' arrivato alla Plasson la fabbrica dove io lavoro, un gruppo di Italiani della ditta Fiver la nostra agenzia di vendita in Italia, e hanno voluto portarmi un pensiero per dirmi quanto mi erano vicini in questo periodo. Sono stato commosso della cosa ed anche della scelta del pensiero oltre alle parole aggiunte.
Una litografia di soggetto ebraico di Luzzatti molto bella che la sistemero' in ufficio.
Grazie Fiver.
In una intervista alla televisione del canale 10 ho parlato del mio arrabbiamento verso la classe dirigente di questo nostro paese, sia militare che politico per cio' che e' accaduto durante questa guerra. Leggete uno dei post prossimi.
questo nel mese di dicembre arrivederci al 2007......
In questi giorni, siamo stati un sabato ed abbiamo girato per piu' di 6 ore, sembra che in questa terra santa siano tutti fratelli, amici e compagni senza odio e rancore. Forse quella gente che girava nelle piccole e strette strade di Haifa, ebrei, cristiani, e mussulmani ( wady nissanim) potrebbero sedersi a tavolino e firmare questa pace tanto voluta?
Rosalba mia sorella in questo mese era in Israele, sia per stare un po' con nostra madre sia per stare un po' con la figlia adorata Sonia, sia per stare con i due fratelli, il sottoscritto e Moshe ghedalia, una volta detto Guido.
Ogni volta che Rosy (cosi io la chiamo da quando ha conosciuto Viky) viene in Israele a me da un po' di sollievo, sia perche' si cura un po' la mamma sia perche' abbiamo cosi tante cose in comune che stiamo proprio bene assieme... insomma non c'e' come una sorella.
Due settimane fa siamo stati invitati ad una cerimonia qui' vicino al kibutz in onore degli ufficiali che hanno combattuto questa ultima guerra.... ci siamo andati non tanto volentieri ed alla fine ne siamo usciti anche un po' colpiti. Hanno, dopo i vari discorsi e commemorazione dei soldati caduti, fatto salire sulla "bama" a prendere il riconoscimento, il capo del reggimento con il quale Naor era entrato in Libano..... proprio quello che ha dato l'ordine a 110 soldati di entrate in quella casa che alla fine e' stato una trappola da morti. La cosa ci ha fatto proprio male... proprio in questi mesi dove l'opinione pubblica e' furiosa con tutti gli alti ufficiali incapaci ed inesperti.
Ieri e' arrivato alla Plasson la fabbrica dove io lavoro, un gruppo di Italiani della ditta Fiver la nostra agenzia di vendita in Italia, e hanno voluto portarmi un pensiero per dirmi quanto mi erano vicini in questo periodo. Sono stato commosso della cosa ed anche della scelta del pensiero oltre alle parole aggiunte.
Una litografia di soggetto ebraico di Luzzatti molto bella che la sistemero' in ufficio.
Grazie Fiver.
In una intervista alla televisione del canale 10 ho parlato del mio arrabbiamento verso la classe dirigente di questo nostro paese, sia militare che politico per cio' che e' accaduto durante questa guerra. Leggete uno dei post prossimi.
questo nel mese di dicembre arrivederci al 2007......
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