mercoledì, dicembre 29, 2010

Liran si e' arruolata all'esercito

La mia figlia Liran si e' arruolata la scorsa setttimana all'esercito e servira' nel corpo della marina. Per il momento fa un periodo del Car che non sara' molto facile ma certamente riuscira' a sopportarlo nel migliore dei modi con il suo carattere buono che ha.

Dopo di che sappiamo che andra' in un reparto di grafica in una base della marina nei pressi di Haifa.
La grafica, il disegno e l'arte e' il suo hobby preferito e dato che ha fatto il liceo artistico ed e' passata con buoni voti cerchera' di fare sfruttare le sue doti anche all'esercito.


                                          


domenica, dicembre 05, 2010

Israele il fuoco e ancora tanti morti

Abbiamo trascorso cinque giornate con gli occhi attaccati alla televisione, come nei giorni della guerra di Gaza due anni fa', come durante la guerra del Libano quattro anni fa'. Questa guerra contro il fuoco e' durata poco ma ha portato con se 41 case in pianto. Come la guerra del Libano anche questa poteva essere evitata. L'impreparazione di questo stato, piccolo, bello, drammatico, impotente, negletto, sfiorito, si e' di nuovo rivelata con tutta la sua forza e ci ha costretto a renderci conto di quanto siamo vulnerabili. Coloro che credono in Dio diranno che ci ha voluto mettere alla prova. Darci un assaggio di cio' che potra' essere una catastrofe dettata da fenomeni naturali o da decisioni sbagliate di uomini e dirigenti nei quali solo l'interesse personale viene prima di quello del popolo.

martedì, ottobre 05, 2010

incontro a Haifa per la pace

Sono tornato da Haifa, dal centro culturale italiano, pochi minuti fa dopo aver partecipato ad un incontro con due giornaliste, scrittrici, regista,  le quali hanno un po' esposto la faccia di Israele dal loro punto di vista. Tutte e due per la pace.
L'italiana - israeliana Manuela Dviri che dopo la perdita del figlio in Libano 13 anni fa si e' e si sta prodigando per la pace e la convivenza tra israeliani e palestinesi. Di lei si sa molto perche' e' molto conosciuta sia in Isarele che in Italia. Scrive su Vanity fair, il Corriere ,la gazzetta dello sport e sul blog Israel day by day ( http://manueladviri-telaviv.blogspot.com), aiuta i bambini palestinesi a ricevere cure mediche in Israele  e crede ancora nella possibilita' di pace e di un vero colloquio con i palestinesi. 
Lucia Cuocci regista di Rai due ha presenntato un film su due famiglie che hanno perso un figlio dalle due parti con gli stessi sentimenti, dolori, speranze. E' in contatto con il Parent Circle, un ente che raccoglie 500 famiglie israeliane e palestinesi in lutto che si incontrano e fanno attivita'  di riconciliazione in vista di questa pace che si allontana di giorno per giorno. Anche noi siamo partecipi alle riunioni di questo circolo sebbene un po' passivi.
La Cuocci appartine alla federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e partecipa nello scrivere  al sito "Confronti" http://www.confronti.net/ 
Sono stato contento di avere incontrato Manuela e conosciuto di persona Lucia, come sempre quando si parla della perdita di un figlio la situazione e' pungente , capisci lo stato d'animo di chi parla ed il modo( diverso in tutti) di affrontare il dolore e di come cercare uno spiraglio verso un futuro migliore sebbene con un figlio in meno.


sabato, settembre 25, 2010

settembre 2010

Il 21 settembre si e' sposata la Dina Servi figlia di Aldo e Rita sono andato al matrimio e e' stato molto bello ;con l'occasione ci siamo ritrovati con un po' di parenti , Bruna e Alberto, tutta la famiglia di mio fratello Moshe Ghedalia - Guido, Marcella, Debora e Dany e Ester, Claudiae Mauro di Gino e Metella, e la famiglia di Aldo e Rita+ Shai ,Debora, i figli e Ernesta e Sonia. Insomma una bella "massa" di Italiani . Purtroppo la mamma mia Clara non e' potuta venire data la distanza e l'ora tarda. Sono venuata a trovarla sia Aldo che Debora con tutti gli affiliati. Ecco qui' qualche foto. Quelle del matrimonio arriveranno.





venerdì, agosto 13, 2010

09-08-2010 QUATTRO ANNI SENZA NAOR

Qualche giorno fa, il 9 agosto 2010 abbiamo ricordato Naor assieme a piu' di duecento amici e parenti che sono arrivati sia dall' Italia che da tutta Israele. Come lo scorso anno non abbiamo fatto l'"askara" al cimitero ma bensi in una sala del kibbutz adatta a raccogliere tanta gente. Il tutto e' stato molto commovente e molto sentito da tutti, c'era gente anche che non ha conosciuto proprio bene Naor, ma attraverso il libro nuovo che abbiamo presentato, la proiezione di fotografie su due schermi e il film fatto da me e Doron su Naor da quando era bambino fino al suo venticinquesimo compleanno tutti hanno conosciuto Naor nostro. Quel Naor pieno di forza, di vitalita', di amore per la natura per gli sport per la famiglia, Naor che amava la vita, Naor che amava vivere, Naor che amava la natura e soprattutto il mare e la sabbia del mare. Come colonna sonora del film ritorna la canzone " hahol yzkor " ( "la sabbia ricorda"). ecco qui il link del film:

ecco la traduzione della canzone:
החול יזכור.....
La sabbia ricordera'…
Natan Yonatan
________________________________


החול יזכור את הגלים אבל לקצף אין זוכר
La sabbia ricordera' le onde pero' per la schiuma non c'e' ricordo

זולת ההם אשר עברו עם רוח לילה מאחר
Perfino quelli che passarono con il venticello della notte profonda

.מזכרונם הוא לעולם לא ימחה
il loro ricordo non sara' mai cancellato.

הכל ישוב אל המצולות זולת הקצף הלב
Tutto tornera' sul fondo del mare all'infuori della schiuma bianca.

נרות הלילה דעכו. הידידות האהבה
Le luci della notte si assopiscano. L'amicizia. L'amore

הנעורים שבאו פתע אל סופם
La gioventu' cha all'improvviso e' arrivata alla fine

הנעורים שבאו פתע אל סופם
La gioventu' cha all'improvviso e' arrivata alla fine

כמוהו גם על חוף ליבם רטט אז משהו חיוור
Cosi come sulla spiaggia del loro cuore tremava qualchecosa di pallido

והם רשמו בתוך החול, כשהירח העובר
Cosi che scrissero nella sabbia, mentre la luna passava

.האיר פתאום פנים זרות ושחוק רפה
Illumino' all'improvviso le face straniere con sorriso soffice

הכל ישוב אל המצולות
Tutto tornera' sul fondo del mare

היו שם קונכיות ריקות שנהמו קינה של ים
Ci furono la' conchiglie vuote che confortavono la canzone del mare

ובית עלמין על הגבעות
E il cimitero sulle colline

ושניים שחלפו דומם
E le persone che passarono in silenzio

.בין החצב והקברים והשיקמה
tra il fiore hazav e le tombe e hashikma

הכל ישוב אל המצולות
Tutto ritornera' sul fondo del mare…..


lunedì, luglio 19, 2010

mese di luglio 2010-LIRAN

Carissimi tutti i miei lettori di oggi e del domani,

Ho passato un periodo un po' pieno di attivita', ma il piu' importante avvenimento e' stato quello della fine della scuola di mia figlia Liran. Dovete sapere che con la fine della scuola esterna al kibbutz il gruppo dei ragazzi della stessa "annata", ma non proprio della stessa scuola festeggiano i diciotto anni con una settimana di incontri e rappresentazione teatrale che in genere e' connesso al kibbuz: una parodia - la canzone finale diceva: " grazie alla mamma e al papa; che ci hanno curato fino adesso... da qui in poi noi andremo avanti anche da soli"
Il tutto e' stato molto commovente e sentito specie da me che dopo 22 anni sono tornato a ballare il ballo rituale con mia figlia ultima. La prima e' stata Dikla' poi tutti maschi che anno ballato con la mamma.
Io nel ballo ho tolto dal cappello una rosa rossa e l'ho donata alla mia figlia ringraziandola per i diciotto anni della sua presenza in casa dove ci ha illuminato della sua personalita', del suo calore e anche del suo abbraccio nei momenti difficili.
Adesso "Bellezza mia" comincerai un nuovo periodo che certamente non sara dei piu' facili  Avere una casa tutta tua, andare all'esercito per due anni e poi cominciare gli studi, che come tu dici  ai fratelli : " io so gia' cosa faro' nel futuro". Ebbene abbi tanta fortuna in questo tuo futuro e sappi che noi genitori e fratelli siamo qui per aiutarti in tutto cio' che avrai bisogno. Grazie di avermi fatto  toccare la felicita'  in questi giorni.
aggiungo qui foto e link:
canzone finale:
http://www.youtube.com/user/calonimos?feature=mhw4#p/a/u/0/zmH8i8N_k5s
ballo " sharsheret ha dorot " - "la catena delle generazioni"
http://www.youtube.com/user/calonimos?feature=mhw4#p/a/u/2/bT6qWfvisu4













lunedì, giugno 21, 2010

SONO TORNATO DA TREBLINKA

Carissimi tutti,

Sono tornato da Treblinka un po' diverso di come ci sono entrato. Ho toccato per sei giorni la tragedia piu' grande che abbia visto l'umanita'/
Io ho cercato chiudendo gli occhi di immaginarmi cio' che possa essere stato sebbene non sia stato facile. Solo coloro che in quel giorno erano li, a Treblinka. Maidanek, Ausvitz e in ancora 2000 campi diversi  possono in un certo qual modo farci sentire cio' che hanno loro sofferto non credo che sia nelle nostre possibilita' di poter partecipare completamente.

giovedì, giugno 03, 2010

oggi 3-giugno 2010

Qualche settimana fa trovai su internet un sito di un giovane di Pardes Hanna. Uno dei suoi progetti che ha fatto durante la scuola di fotografia fu una serie di foto - disegni e grafica a fumetti per raccontare la "STORIA DI DEBEL". Questa storia fu l'ultima storia anche di Naor. Questo giovane che si chiama Dan Avraham era con Naor a Debel nella stessa unita', nello stesso gruppo e ha conosciuto Naor. Oggi ho avuto il coraggio di telefonargli sebbene con le lacrime agli occhi e il nodo alla gola.
 Mi ha confermato che Naor e' caduto sulla soglia della casa che e' stata colpita. Lui e' stato uno degli ultimi a vederlo ed anche a doverlo riconoscere.
Mi mandera' le foto del suo lavoro.

Oggi ho pensato anche alla mia partenza per la Polonia.
In Polonia dobbiamo arrivare con una ferita, o con la fame o con la stanchezza o con qualche cosa che ci fa male, forse solo cosi si potra' immedesimarsi in un "briciolo" di cio che le persone vive hanno passato.
Io arrivo con una ferita aperta da quasi quattro anni, questa ferita che non rimaginera' mai, questa ferita sara' con me in questa "andata" per cinque giorni in Polonia .Questa ferita assieme a tante altre ferite di persone ignote, di nomi conosciuti, di facce semplici ed innocenti si aggroviglieranno in un unico dolore. Dopo di che al mio ritorno a me rimarra' la mia ferita che certamente non sara' la stessa perche' niente si puo' dimenticare. Si puo' solo sperare nel meglio  e continuare a vivere per i nostri vivi come fecero all'ora.

   

mercoledì, giugno 02, 2010

la situazione in Israele Giugno 2010

Non c'entra molto cio' scrivo con la famiglia Servi - Calo' comunque dato che io vivo qui' in questa terra, terra promessa,terra santa, terra difficile, cio' che sta succedendo merita un accenno in questo mio Blog. Da quel giorno in cui c'e' stato quell'attacco alla nave (pacifisti e non  pacifisti) la situazione e' precipitata. Ho voluto aspettare a scrivere per dare modo a tutte le emozioni iniziali si fossero acquietate dentro di me. Come e' possibile che coloro che guidano questo paese non abbiano pensato che cio' che e' successo sarebbe potuto accadere? Io persona media del "popolo"  dal primo giorno della partenza di questa operazione ho avuto di fronte ai miei occhi questa prospettiva o meglio anche la prospettiva  ancora piu' tragica, quella di un vero e proprio massacro dei nostri soldati. Come e' possibile non aver preventito tale possibilita' assieme a tutte quelle  piu' rosee?  Non dipende solo da fatto che gente estremista, intransigente, fanatica si confrontano senza che la possibilita' di un dialogo sia la base dello scontro e il compromesso sia la soluzione, dipende dall'edicazione in cui queste generazioni sono state educate. La forza e' ancora  alla base di tutto e di tutti. In questo caso solo adesso a conto fatto non si parla d'altro di come noi siamo stati "idioti", sia sui giornali che nelle conversazioni giornaliere. E se fossero morti nostri soldati dopo decisioni talmente non ponderate? chi avrebbe preso la responsabilta'? Chi prese la responsabilita' nella perdita di mio figlio? Anche quattro anni fa' la risposta fu quella di impreparazione, sbagli e leggerezza. Come si puo' agire con leggerezza quando ci sono di mezzo vite umane?
 E se adesso ci sono madri e padri fratelli e sorelle in lutto per persone innocenti che sono morte  a chi importa? sono morti in nove ...e questo e' solo un numero per i capi di stato, l'importante raggiungere lo scopo. E adesso?  Come si va avanti? Cio che e' successo ci fara' capire una volta per tanto che non tutto possiamo fare da soli? Non posso lasciare questo paese ma e' cosi' difficile viverci. Non c'e' speranza poiche' ogni volta che si riesce a mettere la testa un po' fuori dell'acqua ecco che di nuovo sprofondiamo nel fondo. Anche questa volta ci siamo dati la zappa sui piedi. 

venerdì, maggio 28, 2010

'TUTTO QUANTO PUO' ESSERE INTERESSANTE E' QUI

'TUTTO QUANTO PUO' ESSERE INTERESSANTE E' QUI
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sito su  censimento famiglie ebraiche di Firenze nel 1841compresa la  famiglia Calo
http://www.genami.org/listes/florence/florence_1841_en.php
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giovedì, maggio 20, 2010

La mia andata nei campi di sterminio in Polonia

Ho cercato la parola  "massa" che in ebraico significa gita, marcia, percorso, una vita,una esistenza ed anche non esistenza o viaggio alla fine credo di aver trovato la parola giusta almeno per me: andata in Polonia.
Avevo pensato di andare in Polonia gia dai tempi che miei figli avevano cominciato queste andate in gruppo della scuola o meglio della "shihva" del Kibbutz.
La shihva in kibbutz e' il gruppo dei "figli del kibbutz" che sono nati nella stessa annata, tra settembre e ottobre dell'anno dopo. Questi figli si ritrovano in piccoli gruppi prima in peuton( nido per bambini) sino a tre anni, poi all'asilo (gan) fino a sei anni, in seguito alle elementari tutti assieme per poi separarsi in gruppi nel liceo regionale a seconda delle "megamot" , indirizzi di studio, arte, fotografia, biologia, tecnologia ed altre.
Pur essendo suddivisi l'educazione kibbuzistica la ricevono durante le ore del pomeriggio quando vengono a riunirsi nella "shihva", il loro posto di raduno e' un "moadon" (club), nel quale fanno le "peulot" ai piu' piccoli o partecipano alle riunioni con istruttori piu' grandi d'eta'. Tutti i miei quattro figli  nati da Barbara hanno fatto questa "andata in Polonia " all'eta' di diciassette anni assieme a tutta la loro Shihva'. Passarono in quei tempi lezioni ed esperienze preliminarie come dire, un vero e proprio corso di preparazione culturale e emotivo e adesso e ' quanto io sto passando prima della partenza. Essendo gia' in eta' avanzata e nell'era dell'internet non e' difficile farsi da solo una sistematica ricerca su quanto avvenne in quei tempi sia sulla famiglia che sull'Italia , sul popolo ebraico e sull'umanita' in generale. Sto rileggendo "Se questo e' un uomo" di Primo Levi .Terribile. Unica parola che mi sento di esprimere. Impossibile? No.
La partenza sara' il 13.06.2010 il ritorno dopo cinque giorni. Il gruppo quello dell'esecito Israeliano. Io come padre di un soldato che e' caduto in una guerra, come padre di Naor che e' caduto forse non invano e' caduto per portare aiuto ai suoi compagni feriti. Non sara' facile questo viaggio ma ho deciso di farlo anche perche' data la mia eta' e' meglio prendere cio' che la vita di offre. Naor anche e' stato in quei posti e da quando mi ricordo torno' impressionato e piu' maturo. Certamente a tutti fa pensare. Un enorme disgrazia nazionale accanto a una disgrazia personale sara' in quei luoghi di tristezza.
Avner finito di scrivere il 28-05-2010

mercoledì, maggio 12, 2010

IL SOGNO E NAOR

SEI TORNATO IN SOGNO DOPO PIU' DI UN ANNO
16-04-2010
PRIMA DEL GIORNO del YOM HAZIKARON 2010



Il sogno fu in parte uguale al precedente
Lo stesso scenario.
Ti ho aspettato per molto tempo, e stanotte sei con me, con noi.
Piacevole, sebbene parte del sonno fu anche incubi
Risveglio, realta', illusini, tutto assieme
Era notte.
Eravama in una  grande casa in kibbuz, molte stanze.
Amici strani introdussero visitatori a dormire nelle nostre stanze,
Tutto cio' cosi vicino a noi.
C'erano due stanze, con letti e mobile vari, Barbara le teneva segrete
Ero un po' arrabbiato.
Ci alzammo di notte sentimmo rumori.
Un amico anziano entro' con il badante filippino,
Lo curava con cure mistiche
Il mio amico soffriva di depressione.
Il filippino raccoglieva nella nostra casa carboni dentro recipienti.
Adatti per curare, lo pregai di farla finita.
Ero un po' arrabbiato
Tu, Naor, sei apparso con una maglietta verde, un po' "shlumper",
Pero', con una apparenza imponente.
Ti tocchai, volevo essere sicuro che proprio fossi tu!
Un grosso abbraccio a me e alla mamma
Chiesi a Barbara. " Si, io lo vedo" fu la risposta
Domandai ai figli, loro non lo vedevano.
Sei rimasto per molto tempo e ci hai detto che tornerai un altro giorno.
Sei venuto anche per vedere gli amici
Non ricordo come ci separammo, pero' sento ancora il tuo tocco,
Il tuo abbraccio caldo e forte
Non volevi mangiare, tutto il tempo ci guardavi,
Puntavi il tuo sguardo su di noi, come tu cercassi una liberazione
Ma non potemmo aiutarti.



Cio' che mi ha occupato questa settimana sono state due cose

12-05-2010
Cio' che mi ha occupato questa settimana sono state due cose

la prima cosa che da venerdi' il telefonino ha smesso di funzionare. cosa che certamente oggi giorno mette in panico tutti ..( penso?!!) , l'mpossibilita' di essere raggiungibile a tutte le ore e a tutti i minuti mi ha messo in uno stato di insicurezza e difficolta'. La perdita di tutti i numeri telefonici !!! E perche' queste cose capitano proprio di Venerdi Sabato giornate che nessuno puo' aiutarmi? Dopo questo primo attacco di panico, ho pensato che forse non sara' difficile passare la fine settimana come era nei tempi "antichi" che si viveva lo stesso ed anche abbastanza tranquilli senza quel "cazzetto" che ci portiamo adesso sempre attaccato o alla cintura o in tasca o in macchina.

Chi pero' mi ha salvato o mi ha aiutato e' stata la mia diletta moglie la quale mi ha ricordato di un telefonino riserva pronto per l'uso trasportando la memoria. Naturalmente mi ricordo' il mio disprezzo che ebbi nel fatto che voleva allora serbare il telefonino vecchio avuto in prestito. Nuova prova che le mogli hanno "quasi" sempre ragione e bisogna imparare a tenere la bocca chiusa.

La seconda cosa la giornata di studi passata a Gerusalemme , preparazione per la visita in Polonia il prossimo mese .
Dopo che i programmi sono stati cambiati negli ultimi giorni ho passato questa giornata senza Barbara.
Un soldato di Zikron mi e' venuto a prendere alle sei del mattino e mi ha riportato indietro alle nove di sera. Il tempo lungo in macchina l'abbiamo trascorso in una conversazione piacevo questo ragazzo di venricinque anni potrebbe essere mio figlio. Lui ha perso il padre quando aveva pochi mesi. Un ragazzo alla buona come tutti i soldati israeliani molto sicuro di se. Lavora nell'esercito nel "חיל המודעין " informazione segreta. Si chiama Oz che in ebraico significa "forza".
Al nostro arrivo oltre al fatto di presentarci a parte dei partecipanti l'organizazione ci ha accolto a "Yad Vashem", con caffe ' e briosche. Il mio capo gruppo si chiama Yoram Zahor ed era otto anni fa capo generale della polizia militare , persona molto preparata da tutti i punti di vista e piacevole nella conversazione e nelle sue attenzioni verso di me e anche verso la mia "collega nel dolore"  una madre che ha perso il figlio  di 19 anni in un incidente durante il periodo dell'esercito .Si chiama Tamar Sat membro del kibbutz Yagur luogo  non molto distate da Maagan Michael. Credo che abbia cinque anni piu' di me quindi settanta ma in buone condizioni fisiche e mentali. Abbiamo trovato affinita' comuni. E' stata insegnate d'arte per trent'anni e dipinge. E stata molto carina e mi serbava sempre il posto accanto a lei nelle conferenze che abbiamo seguito in questa giornata di studi. Abbiamo partecipato a due conferenze una sulla situazione degli ebrei in Polonia e le ragioni che hanno portato ad essere il paese piu' popolato di ebrei nell'Europa nel 1900. Abbiamo anche fatto la visita al museo con tanto di guida e alla fine un incontro con un superstite dei campi di concentramento che ha raccontato la sua allucinante storia per sopravvivere.
Abbiamo anche avuto un incontro con il gruppo dei soldati con i quali partecipero' alla settimana in Polonia, soldati giovani uomini e donne parte ufficiali o soldati di grado. Ogniuno ha dovuto presentarsi al mio turno ho parlato di Naor con tanto di lascrime agli occhi. Ho smesso e sono passato a parlare della mia famiglia, la guerra, la Svizzera e mia di 87 madre che vive fino ad oggi il periodo della  seconda guerra mondiale  giorno per giorno. Il rapporto con i miei figli che tutti hanno fatto questa esperienza e la convivenza della mia personale tragedia, la perdita di un figlio, con la tragedia del popolo ebraico. queste sono i punti che cerchero' di mettere a fuoco durante questo periodo e questa gita in Polonia. Non e' e non sara' facile essere in mezzo a tantio soldati, non sara' facile sentire e partecipare al sentimento militaristico che e' naturalmente intrinsito in tale gruppo che partecipera' alle cerimonie in Polonia. Io non ci sono. Non dobbiamo abbare il capo ma anche non c' e bisogno di alzarlo troppo.
La domanda e': Se nel 1939 lo stato d'Israele fosse esistito ci sarebbe stata la Shoa?
Ho letto pochi giorni fa questa frase:
Non si puo dare la una spiegazione alla Shoa' senza pensare al fatto che Hitler fosse un demente.
E tutti gli altri ? 
Con Tamar ( la psicologa) oggi abbiamo ricordato tutto cio'. Mi sono ricordato del fatto che per l'esercito italiano non fui abile per deficenza toracica, ma Naor era diverso da me grande, forte e imponente come lo ho descritto nel sogno. Lui non e' stato rifiutato. Abbiamo parlato di quanto fu difficile per me nella mia adolescenza il fatto di essere basso di altezza e il complesso che avevo in quel periodo, cosa che i miei figli non hanno preso. I figli tutti sicuri nelle loro azioni e nel carattere dovuto anche dalla loro presenza fisica ( Yanir forse in parte piu' vicino a me).
Siamo passati al sogno ed abbiamo deciso che la settimana prossima finiremo di parlarne.



mercoledì, aprile 21, 2010

Israele 2010

Israele oggi e' un paese dove tutto puo' capitare, non parlo di una catastrofe naturale, sebbene anche quella potra' colpire e procurare tante vittime, non parlo di un tzumani e nemmeno di un terremoto parlo di una catastrofe bellica. Una nuova guerra puo' arrivare senza nessun preavviso, dopo che ti sei coricato la sera prima come ogni sera, dopo una trasmissione televisiva qualunque o una partita di calcio sorseggiando la solita birra da pochi shekalim. Birra nazionale buona e fredda.
La doccia fredda la riceveremo ben presto se continueremo nella  direzione di questa massa di impotenti che stanno guidando questo paese.
Isarele  avrebbe potuto essere la guida e l'esempio per tutti i paesi che ci circondano se dopo l'euforia del 1967 e dopo la batosta del 1973 avessimo avuto il coraggio di dire basta con l'uccopazione dei territori. L'Iran non mi fa paura, una bomba atomica non potra' distruggere  ed annientare piu' di 5 milioni di popolazione. La paura mia e' che noi siamo sempre piu' deboli e non solo nell'armamento militare ma nella societa tutta. Non riusciamo a fare a capire ne a coloro che sono al potere, ne ai giovani che vanno all'esercito per dovere che la nostra forza sta solo nel fatto di poter offrire al nemico la possibilita' di essere come noi, uno stato una liberta' umana', una cultura educazione e speranza nel futuro.
Siamo in un periodo tranquillo (attacchi che riceviamo sono sporadici), non ci sono missili su Shderot ne su Kiriat Shmone, kamikaze hanno finito di fare saltare autobus, rapine di aerei e soldati sono diminuiti e solo cio' che e' rimasta la politica di oppressione su un altro popolo condotta da noi israeliani. Proprio noi israeliani o meglio ebrei che abbiamo sopportato il delitto piu' grosso dell'umanita' non possiamo permetterci una situazione di oppressione nei confronti della  una popolazione palestinese.
 Sebbene con tutto cio' che cio' che abbiamo passato e sofferto  ( ed io ne ho subite le conseguenze ) non e' possibile considerare nostro un territorio conquistato con la forza perche' ci spetta a secondo della Bibbia, da Dio e dai religiosi.
La situazione stagnante, senza nessuna iniziativa nostra, la situazione economica che progredisce di gionro in giorno un giorno scoppiera' e ci mettera' di fronte ed una terribile realta'.
Dovremo usare la estrema forza che abbiamo o subiremo una nuova situazione terroristica che non ci permettera' piu' di guardare la televisione in pace o di viaggiare per il paese senza la paura di saltare in aria.
Basta per oggi.
21/04/2010


martedì, aprile 20, 2010

eccomi qui

Sono passati mesi e non ho scritto su come va la famiglia.
Cominciamo dalla mamma: sta benino dopo aver compiuto i suoi 87 anni vive da sola in kibbutz e dopo una mattinata abbastanza attiva fra cucinato e un po' di attivita' nel club degli anziani, cerca di passare le ore del pomeriggio che sono un po' lunghe con la televisione e le telefonate. Ha la fortuna di avere una familiare come la Bruna ( per me adesso si chiama "puffetta") la quale non sgarra un giorno e sta con lei al telefono per ore ed ore.

Mia figlia Liran sta finendo e studia sodo per gli esami di maturita'.

Yanir continua a lavorare con i bambini al doposcuola e da da fare con piu' di sessanta bambini dell'eta di sette - otto anni.

Aylon continua a lavorare con i pesci speciali in un allevamento di pesci per vasche, noi li chiamamo pesci dorati e piu' che altro per l'esportazione.

Naor. Sono quasi quattro anni che ci ha lasciato. il dolore si fa piu' grande di anno in anno. ieri abbiamo celebrato yom hazikaron, il giorno della memoria.dopo la celebrazione ( non religiosa) al cimitero, cerimonia solenne, sentita, commovente, abbiamo ospitato in casa piu' di ottanta persone tra familiari ed amici e giovani compagni dei 25 anni di felicita' che ci ha donato. Non posso dire che questa giornata mi fa sentire piu' vicino allo stato d'Israele, la sua morte non ha risolto molto e questo stato non e' ancora arrivato a poterci dare quel senso di piacere dove poter vivere con serenita' per il futuro degli altri figli e dei nipoti che stanno crescendo a vista d'occhio.

Doron fa la vita del cittadino, la vita di una citta come Tel aviv, frenetica caotica pesante ma anche piacevole, frivola, di entusiasmo.Si cura della sua unica figlia ( per il momento) Yali.

Dikla attiva nel suo lavoro di grafica, tre figli da allevare, ( oggi e' il compleanno di Maya e Gal, e tra due settimane di Yuval) che non e' facile. Passeranno casa tra poco e ricostruiscono sulla vecchia una nuova villa.

Barbara dopo aver lasciato il lavoro di Tel aviv insegna full time al liceo. e la vita continua sebbene tutto.

Io passo i giorni nel ricordo ma anche cerco il futuro. sono attivo e spero di godermi questa estate nel modo migliore. Mi preparo per una gita in Polonia invitato dal corpo del genio ( quello di Naor) in una rappresentativa di soldati in visita nei luoghi dell'olocausto. non sara facile. ma niete adesso e' facile ed ho deciso di accettare l'offerta.
Continuo a dipingere, fotografare, filmare e passeggiare.

sabato, marzo 13, 2010

FOTO DELLA FAMIGLIA SERVI A PITIGIANO

Queste foto sono sicuramente foto rare fatte a Pitigliano ..... chi e' a conoscenza di  tutti i nomi dei fotografati?
le foto sono state passate da Daniele Sigal figlio di Marcella in onore degli ottanta anni di Marcella sua mamma.


11-03-2010 compleanno Clara

In questi giorni abbiamo celebrato l'87 esimo compleanno della mamma Clara la quale sta abbastanza benino e potete vedere dalle foto inserite, segue anche le parole di augurio scritte per l'occasione e il filmato ( in U-TUBE ) dell'album di fotografie preparato come regalo dove in ordine a secondo delle famiglie comprende figli,nipoti e bisnipoti.

foto:

Scritto dai figli Avner, Rosalba e Moshe Ghedalia 
Alla mamma nel suo 87 anno !         11-marzo-2010
Cosa si puo' dire ad una mamma nel giorno in cui arriva a celebrare il suo ottantasettesimo compleanno?
Prima di tutto :   che ti vogliamo  un mare di bene e ti facciamo TANTI AUGURI  ed …. ARRIVEDERCI AL 2013 per poter  festeggiare  il 90° quello "rotondo" ,  "rotondo" come si dice in ebraico e poi faremo un pensierino  anche per il 2023 per i 100!!.
Seconda cosa : ti auguriamo tanta  buona salute.
 Certamente non mancano gli acciacchi della " anzianita' " , ( come vedi non diciamo vecchiaia),  per esempio un po' di memoria che diminuisce ; l'udito che piu' o meno  va bene ,  se non senti e' perche'  gli altri non parlano bene e mangiano le parole; la vista  e' quasi tornata, dopo l'operazione delle cateratte, come quella di una giovinetta e così  puoi ancora leggerti I giornali ed  ampliare la  tua cultura a cui  ai sempre tenuto molto fin dalla gioventù.
Non passa giorno che non ci chiedi di ricevere materiale preso da internet per essere aggiornata o di  avere un libro nuovo  in italiano per poter approfondire  le tue nozioni sul passato che così' tanto ha inciso sulla tua vita.
E la musica?
Importante è non dimenticare il concerto del sabato, quello proprio non si puo'  scordare e guai se qualcuno ti disturba in quelle ore.
Il  cucinato e' ancora il tuo campo di battaglia per passare la mattinata nelle giornate  in  cui non vai al Moadon, e tra tutti  I mangiari  riceve una  nota di merito la macedonia di frutta con le fragole che ci ricorda tanto la nostra infanzia.
Al moadon sei la prima della classe , nella pittura e nell'arte artigianale. Proprio in questa settimana ci hanno riportato e elogiato la tua attivita', la passione, il talento e la concentrazione ,frutto certo di  una formazione artistica appresa  o sviluppata in gioventu'.
E' vero che la vita non e' stata cosi' facile durante questi ottantasette anni, le guerre in Italia e quelle qua in Israele , la  malattia di papà, le difficoltà economiche , la perdita di due nipoti, la Lilli e Naor, Naor  che mai non si dimenticava di portarti  pesci ben puliti e freschi.
E' vero che una vita un po' difficile in kibbutz non ti ha procurato tutte quelle soddisfazioni che avresti  voluto, ma certamente abbiamo tutti noi fatto il meglio che abbiamo potuto secondo le circostanze e le vicissitudini della vita  che ognuno di noi ha dovuto affrontare.   Se abbiamo mancato certe volte verso di te non e'  stato per cattiva volontà, ma sappiamo che tu con la tua intelligenza e sensibilità hai sempre capito.
Chi puo' arrivare come tu sei arrivata oggi a ottantasette anni circondata da tre figli, 16 nipoti, e dieci bisnipoti (anche se non tutti proprio li conosci bene), può essere orgogliosa della famiglia …. Quasi come quella della foto fatta  per il complenno di Italo a Pitigliano.
Ti auguriamo ancora noi figli, nipoti e bisnipoti tanta salute e tanta serenità  per poter trascorrere insieme  giornate felici.
Avner, Rosalba, Moshe Ghedalia, nipoti e bisnipoti  e tutti I famigliari 

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giovedì, gennaio 14, 2010

14-01-2010

Oggi il 14 di gennaio tre anni fa e' deceduta Tamar dopo quella lunga malattia contro la quale cerco' di combattere con tanta forza e coraggio, finche' il cancro e' stato piu' forte e stronco' la vita della madre dei miei primi due figli Dikla e Doron, la mia prima moglie e compagna della gioventu'.
Non e' stato facile per nessuno di noi passare questi tre anni, molte cose sono cambiate nella vita nostra dove questo dolore si e' aggiunto a quello della perdita di Naor.
Penso che Doron e Dikla' hanno perso oltre alla madre anche ad una casa dove si sentivano a loro agio, dove i loro figli , nipoti nostri, potevano giocare, pretendere, trovare una nonna pronta a essere calda, premurosa, e anche certe volte severa. Tamar e' riuscita anche negli ultimi anni quando non stava bene a pretendere che i figli venissero a trovarli con tutto lo sforzo che doveva fare dato che Doron con la moglie e la bambina avevano una stanza nella casa di Tamar e Efraim.
Per me anche non era un problema andare a trovarli e stare qualche ore assieme. Mi e' stato difficile allora e anche oggi non riuscire a poter dare una casa a Doron e alla famiglia o a Dikla e poter vivere assieme giornate ( venerdi e Sabato in genere), nell'intimita' come tutte le famiglie normali.
Adesso le visite si sono diradate e non e' facile poter dare ai figli la presenza di una madre.
Oggi e' stato rivelato a tutti che Hila moglie di Doron aspetta un bambino.
Ci siamo ritrovati al cimitero nel pomeriggio dove tutti hanno portato tanti fiori. Senza discorsi, senza parole solo con abbracci, strette di mano, sorrisi, qualche lacrima, qualche faccia un po' pensierosa, qualche pensiero su cio' che sarebbe potuto essere se.....

Oggi, nella mattinata Io e Barbara siamo andati a Haifa. All' universita' c'e' stata la celebrazione delle borse di studio date a nome di 121 soldati caduti nella seconda guerra del Libano.
Il benefattore e' un ebreo della California, il quale era presente con la moglie.
Una borsa di studio e' stata data ad una ragazza che frequenta il secondo anno alla facolta' di statistica e  direzione del personale, a nome di Naor.
Si chiama Mayan ed abita a Kiriat Haym. Una ragazza simpatica, aperta e sembra che sia  facile poter trovare un legame tra noi. Gioca nella squadra di pallavolo dell'universita' e ha proposto se saremo d'accordo di fare delle magliette (della squadra) con una dedica a Naor che indosseranno nelle loro turne' a Eilath e in Europa..
La cerimonia e ' stata semplice e tutti i quelli che hanno parlato hanno espresso calde parole nei confronti delle famiglie che hanno perso cio' che di piu' caro nella vita , un figlio.